Cosa sono i Titoli di Stato e quanto investire per garantirsi una buona rendita

Si parla sempre più spesso di titoli di Stato. Ma questi cosa sono realmente? E soprattutto quanto bisogna investire per buoni risultati?

cosa sono i titoli di stato
Titoli di stato – Adobe – VostriSoldi.it

Tutti i Paesi necessitano di risorse finanziarie per molteplici finalità, quali la realizzazione di grandi infrastrutture pubbliche, l‘aumento della liquidità a disposizione o la copertura del proprio debito pubblico. Tra i vari metodi per reperire tali fondi, uno dei più rapidi è l’emissione di obbligazioni, ossia titoli di stato.

Ma come funzionano esattamente le obbligazioni? In pratica, l’acquisto di un titolo di stato costituisce un prestito di denaro che viene concesso allo Stato, con precisi termini di pagamento e un tasso di interesse applicato. In tal modo, lo Stato diviene debitore nei confronti dell’investitore, che detiene l’obbligazione, e si obbliga a restituire l’intera somma prestata.

Titoli di stato tutto quello da sapere

come investire titoli di stato
Banca – Adobe – VostriSoldi.it

Il Titolo di Stato rappresenta un prestito che viene concesso allo Stato per ottenere denaro in cambio. Il suo valore si compone di:

  • Valore nominale, l’importo sottoscritto all’inizio e restituito alla scadenza con gli interessi;
  • Cedola, l’interesse che viene pagato periodicamente (trimestralmente, semestralmente o annualmente);
  • Scadenza, il termine ultimo entro il quale l’importo deve essere restituito;
  • Emittente, ovvero lo Stato che ha emesso l’obbligazione;
  • Interesse, che può essere fisso o indicizzato all’inflazione.

È importante notare che, a differenza dei prestiti tradizionali, è lo Stato a stabilire l’importo, la scadenza e gli interessi, non il creditore (cioè colui che concede il prestito).

Tutti i Paesi emettono regolarmente i loro titoli sul mercato, utilizzando aste alle quali è possibile partecipare per acquistare i propri obbligazioni. Ogni Stato presenta varie tipologie che differiscono principalmente per la durata dell’investimento, da un minimo di 6 mesi fino ad un massimo di 15 anni.

Leggi anche: Tabacco e sigarette, arriva la stangata per gli italiani: l’aumento dei prezzi che spiazza

Partecipare all’asta implica la prenotazione di un numero di obbligazioni durante l’emissione e l’attesa della conferma per l’acquisto. In caso di domanda maggiore dell’offerta (molte persone le vogliono ma ce ne sono poche), potresti non riuscire ad acquistare tutte le obbligazioni che desideri. Puoi acquistare i titoli in due modi: o attraverso la propria banca (anche tramite l’home banking) o tramite un broker di fiducia.

Investire in maniera consapevole

Investire in titoli sicuri porta a guadagnare molto poco se non investi grosse somme di denaro. Al tempo stesso, quelli più rischiosi offrono interessanti percentuali di rendita ma con il rischio di perdere tutto il tuo investimento. Questo ci porta a chiederci: cosa fare?

Leggi anche: Come vendere la casa anche con il mutuo: tutti i passaggi da seguire

Se si ha disposizione molto denaro si può investire la maggior parte in titoli sicuri e la parte restante in titoli più rischiosi. In finanza, questa strategia è nota come diversificazione del portafoglio. Al contrario se si ha  disposizione pochi soldi è meglio investirli tutti in titoli sicuri. Inoltre al attualmente offrono un rendimento maggiore rispetto a lasciarli sul conto corrente bancario o in un conto deposito. Al tempo stesso si possono investire in paesi emergenti e in via di sviluppo per cercare di guadagnare di più.

In ogni caso, è importante prestare molta attenzione alle quotazioni e consultare in modo critico i voti assegnati ai paesi dalle principali agenzie di rating, che raccolgono ed elaborano diverse variabili economiche e politiche per stabilire quali stati sono considerati sicuri per l’investimento. Le agenzie di rating più importanti includono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings, che assegnano voti che vanno dalla tripla A (AAA), che rappresenta il voto più alto, fino al valore più basso, ovvero il voto D, che indica una situazione di default in cui lo stato non è in grado di pagare le sue obbligazioni.

Gestione cookie