Dal 2024 ufficialmente il Reddito di Cittadinanza non esisterà più. Cosa accadrà a chi lo ha ricevuto senza averne i requisiti?
Già da tempo si vociferava che il Reddito di Cittadinanza non sarebbe stato rinnovato. Il Governo Meloni, ancor prima di essere eletto, aveva infatti espresso perplessità riguardo il sussidio. Oggi, con laLegge di bilancio del 2023, l’esecutivo ha formalizzato la fine del sostegno economico, che si concluderà ufficialmente nel 2024.
Secondo il Governo la manovra non sarebbe stata efficace nel fornire un concreto aiuto favorendo l’occupazione delle persone in difficoltà e avrebbe eccessivamente pesato sulle casse dello Stato. Questo anche a causa di molte persone che ricevevano il sussidio pur non avendone diritto. Ma cosa accadrà ai cosiddetti furbetti del Reddito ora che la misura è stata ufficialmente abolita?
Il Governo e i furbetti del Reddito di Cittadinanza impuniti
Colpo di scena per coloro che ricevevano il Reddito di Cittadinanza senza averne diritto: il Governo Meloni, abolendo il sussidio, ha infatti anche cancellato l’articolo della Legge che prevedeva sanzioni severe per i truffatori dello Stato. Nessuna sanzione dunque per coloro che ricevevano indebitamente soldi pubblici destinati ai cittadini in difficoltà.
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Questa problematica è stata per la prima volta segnalata dal Partito Democratico, che ha depositato un’interpellanza urgente diretta al ministro Nordio e rilanciata da Repubblica. La capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, in un intervista al giornale afferma che a furia di colpire i poveri con questa manovra sono stati premiati i truffatori.
Il governo ha di fatto condonato uno dei comportamenti che ha costituito una delle motivazioni per la cancellazione del sussidio. Vengono in questo modo abolite le pene per tutti coloro che, per ottenere il Reddito di Cittadinanza, hanno fatto dichiarazioni false o omesso informazioni che avrebbero portato alla perdita del sussidio.
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Secondo l’opposizione, la cancellazione dell’articolo che fa decadere le pene per i “furbetti”, sarebbe anche retroattiva, nonostante l’abolizione del Reddito avverrà solo nel 2024. Per capire come si evolverà la situazione bisogna in ogni caso aspettare la risposta del ministro Nordio e l’eventuale decisione del governo di intervenire ancora sulla misura eventualmente modificando questo paradossale controsenso.