Si tratta di un reato tra i più subdoli e in grado di arrecare anche molti danni, nei casi più gravi. Ma cos’è il reato di diffamazione e come tutelarsi?
Sparlare alle spalle degli altri non è sfortunatamente così raro, e spesso e volentieri si sente parlare del reato di diffamazione. Si tratta di quello che accade quando una o più persone offendono una terza in sua assenza, in luogo pubblico. In caso l’offesa avvenisse in faccia al diretto interessato, si parlerebbe invece di ingiuria, ora derubricata ad illecito civile, per cui è prevista una sanzione amministrativa.
Ma cosa si intende per diffamazione? Di cosa si tratta? Si tratta di una frase offensiva, di solito atta a ledere la reputazione e l’onore della persona, detta in presenza di almeno altre due persone e in pubblico, in assenza dell’individuo interessato. Attenzione, però, perché se quanto riferito è vero e il soggetto si limita a riportare, senza aggiungere considerazioni personali, il reato non sussiste.
La pena prevista per la diffamazione è della reclusione fino a 1 anno e la multa fino a 1032 Euro. Tuttavia, qualora l’offesa sia attribuibile a un fatto ben preciso, gli anni e gli Euro raddoppiano. Attenzione, poi, poiché se l’offesa è fatta a mezzo stampa o sui social, ad esempio, la reclusione va da 6 a 3 anni e la sanzione prevista va da un minimo di 512 Euro.
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Raccontare ad esempio i dettagli di una relazione scandalosa a terzi è ritenuto diffamazione, in quanto va ad attaccare la morale della persona interessata. Stesso dicasi per chi svela la relazione tra due amanti.
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Per esser definita tale, la diffamazione deve avere almeno due persone ascoltanti. Occhio, però, perché se la stessa frase o fatto offensivo viene detto singolarmente ma in modo sistematico prima ad una, poi ad un’altra persona e quindi a un’altra ancora, il reato sussiste lo stesso. Anche la pubblicazione di notizie incomplete o false prevede lo stesso tipo di reato, a prescindere dall’eventuale rettifica o la forma dubitativa.