Nuove linee guida per quanto riguarda la Disoccupazione 2023: ecco di cosa si ha bisogno per poter presentare correttamente la domanda.
Il tema lavoro in Italia ha sempre un focus elevatissimo. Troppo spesso si assiste a disoccupazione, lavoro sommerso o non retribuito correttamente. Il tutto mentre dilaga nel paese una crescita esponenziale del carovita, che è impensabile affrontare senza un lavoro correttamente retribuito. In molte famiglie hanno infatti difficoltà a provvedere anche alle spese quotidiane.
Poi c’è chi il lavoro lo perde, per fine di contratto o licenziamento, e allora si cerca di poter attingere alla disoccupazione, ovvero la Naspi. Ma come si accede alla disoccupazione 2023? Ebbene sono state tracciate nuove guide, nuove istruzioni da parte dell’INPS per poter correttamente inoltrare la domanda e cosa serve da allegare per mandarla correttamente.
Disoccupazione 2023: le nuove istruzioni dell’INPS
Il sostegno di disoccupazione 2023, oppure conosciuta come Naspi, è l’indennità mensile di disoccupazione per tutti quei lavoratori subordinati che involontariamente hanno perduto il proprio posto di lavoro. Cause di disoccupazioni quindi che non dipendono strettamente dalla loro volontà, e la circolare dell’INPS 26 del 16 febbraio del 2022 indica diverse novità sugli importi dell’indennità. Ma quali sono tutti i requisiti per poter presentare la domanda di disoccupazione?
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Condizione essenziale è aver perso involontariamente il proprio tempo di lavoro. Possono presentare la domanda eccetto i dipendenti delle P.A. aventi contratto a tempo indeterminato e operai agricoli. Mentre soci per cooperative subordinate, personale artistico e personale e apprendisti di pubblica amministrazione con contratto determinato, possono accedere all’indennità. In questo basket rientrano anche mamme lavoratrici che devono dimettersi per maternità, o licenziamenti per motivi disciplinari.
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Ma come e quando bisogna presentare la richiesta? Va presentata entro 68 giorni dalla perdita ufficiale del lavoro e, anche avvalendosi di un CAF o PATRONATO, si può inoltrare la domanda con la documentazione presso il portale ufficiale via web dell’INPS. Scatteranno le dovute verifiche dell’ente e poi, una volta accolta la domanda, comincerà ad erogare l’importo esatto mensile del sostegno all’ex lavoratore. Qualche volta i tempi di attesa, anche dovuti alle elevate domande, possono impiegare anche qualche mese per accettazione e liquidazione del contributo.