Attenzione al messaggio truffa, può svuotarti il conto in pochi minuti. Ecco come riconoscerlo e come fare per essere rimborsati dalla nostra banca.
Ti è mai capitato di ricevere e-mails o sms, ad esempio da parte della tua banca, che ti invitano a cliccare un link inserito nel testo? Questo è il tipico caso di una truffa con il solo scopo di derubarti del tuo denaro o estorcere informazioni personali.
Nei casi in cui per distrazione ed ingenuità ci accorgiamo di aver cliccato su questo tipo di messaggio e dal nostro conto vengono prelevati dei soldi come possiamo agire? La banca ci rimborserà? La risposta è controversa, e non sempre è possibile ricevere il rimborso.
Le truffe online sono sempre esistite. Già nel 1987 si hanno tracce della prima truffa effettuata attraverso l’invio di comunicazioni-messaggi istituzionali fake al fine di estorcere dati sensibili all’utente che le riceve. Negli anni le tecniche si sono affinate sempre di più, e spesso i cybertruffatori riescono addirittura a infiltrarsi nei canali ufficiali. Quando riceviamo questo tipo di messaggio-truffa bisogna stare attenti a non cliccare su alcun link presente nel messaggio stesso.
Se hai perso questo contenuto: IPhone: la truffa da migliaia di euro da cui devi tenerti alla larga | Cos’è successo
Cliccando il link veniamo indirizzati ad un sito cosiddetto “fotocopia” nel quale inseriremo in nostri dati e i truffatori potranno tranquillamente prelevare qualsiasi cifra disponibile sul nostro conto. Questo tipo di truffa si chiama tecnicamente Phishing o Fishing, e ha il solo scopo di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, ed estorcere queste informazioni fingendosi un ente affidabile che sta effettuando una comunicazione digitale.
Potrebbe interessarti anche: Attenzione alla nuova truffa per la Festa della Mamma: non cascarci
Questo tipo di attività è illegale e nella maggior parte dei casi è molto difficile ottenere un rimborso dalla banca. Il motivo è che per la banca l’aver fornito in maniera autonoma i dati ci rende responsabili dell’accaduto. In alcuni casi però la banca è responsabile, anche in parte, del furto, come nei casi in cui il messaggio truffa avviene nei canali ufficiali della banca. Spesso infatti i truffatori più tecnologici riescono ad intrufolarsi nei canali ufficiali delle banche e avviare queste comunicazioni. In questi casi ovviamente la banca è responsabile e deve procedere al rimborso.