Tra poco più di un mese in Italia entrerà in vigore l’ora legale. Ma il Governo potrebbe cambiare sorprendere tutti
L’ora legale e l’ora solare sono state introdotte in vari paesi del mondo per motivi diversi nel corso del tempo. L’idea fu proposta per la prima volta dall’entomologo e astronomo neozelandese George Hudson nel 1895, come modo per prolungare le giornate estive per poter dedicare più tempo all’hobby dell’osservazione degli insetti. Tuttavia, la prima applicazione ufficiale dell’ora legale avvenne in Germania durante la Prima guerra mondiale, nel 1916, come misura per risparmiare energia. Da allora, molti paesi hanno adottato l’ora legale in periodi specifici dell’anno per sfruttare al meglio la luce del sole e risparmiare energia elettrica.
L’ora solare, d’altra parte, è l’ora naturale che deriva dalla rotazione della Terra attorno al proprio asse, senza alcuna modifica artificiale. L’adozione dell’ora solare come riferimento per le attività quotidiane si è diffusa gradualmente nel mondo a partire dal XIX secolo, come conseguenza dell’armonizzazione degli orologi con il meridiano di Greenwich. In sintesi, l’ora legale è stata introdotta per motivi di risparmio energetico e per sfruttare al meglio la luce del sole, mentre l’ora solare è il riferimento naturale basato sulla rotazione della Terra. E presto l’Italia sposterà le lancette dei propri orologi un’ora avanti. Ma potrebbe essere prevista anche una succosa novità…
Ora legale, il Governo pensa a una novità
Il cambiamento all’orario legale ci rammenterà che l’estate è sempre più vicina, grazie anche alle giornate che si allungano gradualmente. La modifica dell’orario in questo marzo 2023 verrà effettuata tra Sabato 25 e Domenica 26, quando alle 2 di notte l’orologio salterà automaticamente alle 3 di notte. Questo ci farà perdere un’ora di sonno, ma il giorno successivo il tramonto avverrà un’ora più tardi e potremo godere di un’ora in più di luce solare.
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Da tempo si parla della possibile abolizione del cambio d’orario in Italia, ma è giusto sottolineare che sono soprattutto i paesi del Nord Europa a sostenere questa ipotesi. In effetti, in estate questi paesi non traggono particolari vantaggi dal cambio d’orario, che invece è più conveniente per i paesi del Mediterraneo, come l’Italia. Pertanto, il cambio d’orario continuerà nei prossimi anni anche nel nostro Paese.
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In passato, era definito come “orario estivo”, diversamente dall’ora legale. Si tratta di un orario che viene adottato nei mesi più caldi dell’anno. Un periodo caratterizzato da maggiori ore di luce solare, per sfruttare al meglio le ore di luce tra la primavera e l’autunno. Grazie al cambio d’orario, le ore di luce coincidono con le ore di attività della maggioranza della popolazione. E ciò comporta un risparmio energia. Senza l’ora legale, molte ore di luce del mattino andrebbero letteralmente “perse” fino all’inizio della maggior parte delle attività lavorative.