Tra i tanti dubbi dei cittadini, uno dei più grandi è quello relativo alla pensione. Si riuscirà ad ottenerla, e quanto saranno gli importi?
Sono tanti gli italiani che si interrogano sul loro futuro, chiedendosi se riusciranno mai ad ottenere la tanto sospirata pensione. Non tutti, però, sanno esattamente come funziona e soprattutto come si calcola. Naturalmente, l’importo dipende da alcuni fattori, come gli effettivi contributi versati durante tutta la vita lavorativa, ovvero per quanti anni si è stati impiegati o lavorato in partita iva. Più sono gli anni di attività, più l’assegno sarà consistente.
Il sistema di calcolo pensionistico, inoltre, ha subito notevoli modifiche e tuttora è uno di quelli ad essere più bersagliato dal Governo, con polemiche e ipotesi di aumentare l’età pensionistica. Per prima cosa dobbiamo dare una distinzione tra sistema contributivo e sistema retributivo, passando da quello misto sul quale si basa il modo per calcolare quali importi riceveranno al mese i pensionati.
Pensione: come vengono calcolati gli importi degli assegni mensili
Fino al 1995, in Italia usavamo il sistema retributivo, basato sugli importi degli ultimi stipendi ottenuti dal lavoratore, ma con l’età sempre più elevata, si è pensato di cambiarlo in quello misto, in parte basato anche sui contributi effettivamente versati dall’individuo, con la Riforma Dini. Nel 2011, poi, con la famigerata Riforma Fornero, si è passato solo a quello contributivo, che ha provocato un innalzamento dell’età pensionabile e una drastica riduzione degli importi.
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Oggi utilizziamo di nuovo un sistema misto, che viene calcolato tenendo conto del numero di anni con contributi, quelli precedenti al 1996 e quelli successivi al 1996, età di uscita dal lavoro e retribuzioni avute durante la vita lavorativa.
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Oggi fortunatamente l’Inps mette a disposizione del lavoratore un simulatore per consentirgli di calcolare l’età in cui andrà in pensione e quanto potrà prendere. E’ sufficiente cliccare sul link a La mia pensione futura: simulazione della propria pensione, per conoscere cosa ci aspetterà tra qualche anno e se invece ci converrà pensare magari a una pensione integrativa nel caso l’importo sia troppo basso.