A volte si ha la necessità di trasformare il proprio balcone o terrazzo in un ambiente unico per diversi motivi. Ecco come farlo senza costi.
Avere un balcone o un terrazzo è una gran fortuna, poiché si può sfruttare la stagione estiva per godersi lo spazio esterno per leggere, rilassarsi o mangiare all’aperto, godendo del bel clima di questa stagione. Inoltre, in caso di necessità, si può anche sfruttarne lo spazio per creare un ambiente unico, per poter aumentare la metratura del nostro immobile. Naturalmente si tratta di modifiche per le quali bisogna chiedere il permesso al Comune.
E’ il caso in cui si voglia costruire una veranda chiusa, ma in caso di pergolati, tettoie o gazebi, le cose possono essere ben diverse, e dipende dalla diversa circostanza se si ha bisogno di particolari documenti per procedere o meno. Stesso dicasi per gli eventuali bonus da poter sfruttare, messe a disposizione dal Governo. Vediamo allora nel dettaglio in cosa consistono queste agevolazioni edilizie da poter utilizzare.
Per prima cosa possiamo sfruttare il cosiddetto ecobonus, in grado di fornire una detrazione al 50% per interventi volti al risparmio energetico, ma anche per la sostituzione di infissi o schermature per il sole, entrambe nella misura di massimo 60.000 Euro.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Revisione auto 2023: arriva il bonus che in molti stavamo aspettando | Domanda e requisiti
Si può anche poi richiedere il bonus ristrutturazioni e bonus mobili, poiché la stessa Agenzia delle Entrate ha stabilito che anche la trasformazione dei balconi rientri nell’elenco delle modifiche, ovviamente a patto che non si superino i 96.000 Euro.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Sono questi i bonus che puoi ancora richiedere nel 2023: alcuni scadono tra poco
Ad oggi, l’unico caso in cui non c’è necessità di richiedere il permesso al Comune, qualora si intenda trasformare il balcone in veranda, è se quest’ultima sarà costruita con quelle di tipo VePa. Si tratta di verande in grado di ridurre la dispersione termica e migliorare l’acustica: essendo mobili e quindi levabili, non c’è bisogno di richiedere l’autorizzazione comunale.