Lo sapevate che in caso di disservizi con la nota piattaforma di streaming potete chiedere un rimborso? La casistica da conoscere.
Netflix è una delle più famose piattaforme di streaming che consente agli abbonati al servizio di guardare film e serie TV su un dispositivo connesso a Internet. A seconda del piano (ne esistono diversi) si possono anche scaricare serie TV e film sul proprio dispositivo e guardare i contenuti senza una connessione Internet.
È stata soprattutto la pandemia ad accelerare l’accesso ai servizi e alle piattaforme streaming in Italia, che negli ultimi anni hanno subito una costante crescita. Nel nostro Paese, infatti, a fine 2022 Netflix contava circa 4,6 milioni di abbonamenti. Per quanti ogni giorno milioni di persone usino questa piattaforma sono pochi a sapere che si può ottenere un rimborso in caso di disservizi. Vediamo in quali casi è concesso e come fare domanda.
Rimborso Netflix: in quali casi si può ottenere
Probabilmente ti è successo almeno una volta che il film che stavi guardando su Netflix si blocchi proprio sul più bello per qualche problema tecnico. Ecco, forse non lo sapevi ma per certe tipologie di disservizio si può richiedere un indennizzo. Lo permette la piattaforma ConciliaWeb che fornisce aiuto nella risoluzione di controversie tra utenti e fornitori di servizi di media audiovisivi, quali la PayTv offerta tramite sistemi di accesso come i decoder o i servizi di streaming accessibili tramite internet
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Non è una novità assoluta, questa possibilità era già attiva per i disservizi legati agli operatori telefonici e ora si estende al mondo delle piattaforme streaming come Netflix. Ma come funziona la richiesta di indennizzo? Prima di tutto occorre aver presentato un reclamo al fornitore dei servizi per chiedere la risoluzione del problema. Solo trascorsi i 30 giorni dal reclamo e in mancanza di una risposta soddisfacente ci si può rivolgere a ConciliaWeb per presentare istanza di conciliazione, accedendo con le proprie credenziali SPID o CiE.
Verrà richiesto di compilare un modulo con la descrizione del disservizio e l’allegato del reclamo presentato all’azienda. Come già previsto per gli operatori telefonici, nel corso dei primi 20 giorni dalla presentazione della richiesta l’azienda in questione e gli utenti possono confrontarsi scambiandosi delle eventuali proposte di accordo.
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Se l’esito della negoziazione è favorevole, la piattaforma rilascia un’attestazione dell’accordo raggiunto. Utente e operatore lo firmano elettronicamente e il procedimento è archiviato. La conciliazione può anche avvenire in videoconferenza. Nel caso in cui non si raggiunga un accordo ci si può rivolgere alla giustizia ordinaria o chiedere al Co.re.com o all’Autorità la definizione della controversia, a condizione che non siano decorsi più di tre mesi dalla data di conclusione del tentativo di conciliazione.