Per trovare una formula di riscaldamento domestico che possa farti anche risparmiare esiste più di qualche alternativa alla classica caldaia a gas, che tra l’altro tra non molto diventerà ufficialmente fuori legge. Ecco le nuove tecnologie su cui puntare
Uno degli aspetti della crisi dovuta alla guerra in Ucraina che più spesso finisce nel dibattito riguarda il gas utilizzato come combustibile soprattutto per il riscaldamento domestico. Con le bollette in aumento e che si sono trasformate in un vero e proprio salasso per tante famiglie, sono molti quelli che stanno ora cercando di trovare una soluzione alternativa proprio al riscaldamento con il gas. Ma quante altre tipologie di caldaia esistono e qual è l’alternativa che può farti risparmiare davvero?
Esistono almeno quattro soluzioni che puoi prendere in considerazione se stai pensando di abbandonare la tua classica caldaia a gas. Ciascun tipo di caldaia ha i suoi punti di forza ma anche alcuni limiti che è bene conoscere. Una soluzione che avrai di certo sentito nominare spesso è la caldaia cosiddetta pompa di calore di cui esistono tre varietà, il sistema aria aria, il sistema aria acqua e il sistema geotermico ma ce ne sono altre tipologie che conviene comunque conoscere.
L’alternativa alla caldaia a gas esiste, scegli la tua
Come accennato le alternative disponibili ad oggi in commercio per sostituire le caldaie che consumano gas sono diverse. Quella che si conosce di più è la cosiddetta pompa di calore che elimina il gas come combustibile, dato che attraverso un compressore cede o raccoglie dall’esterno calore necessario poi a riscaldare gli ambienti domestici. I sistemi denominati aria aria sono quelli più economici mentre il sistema geotermico comporta l’installazione di un impianto che può costare decine di migliaia di euro.
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Ma ci sono alternative anche alla pompa di calore. Una soluzione è la caldaia completamente elettrica che funziona con lo stesso principio dei boiler che a volte sono installati nei bagni e che servono a scaldare l’acqua sanitaria. L’aspetto negativo è che una caldaia completamente elettrica ovviamente consuma molta più corrente. Esiste poi la cosiddetta caldaia ionica che sfrutta lo scambio di ioni per scaldare l’acqua.
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Essendo però una tecnologia ancora nuova i costi di una caldaia a ioni sono piuttosto alti. Terza opzione la cosiddetta caldaia a biomassa, che può configurarsi come una caldaia a pellet oppure a legna. Il risparmio può essere cospicuo anche se occorre mettere in conto un costo iniziale sostanzioso per poter installare il nuovo impianto.