La Cassazione ha recentemente modificato la disciplina su mura, costruzioni, siepi, piante e recinzioni di due immobili vicini. Attenzione a cosa è cambiato.
Il prato del vicino è sempre più verde racchiude appieno l’essenza alla base di ogni contenzioso tra vicini: la violazione della privacy, la pianta che finisce nell’altro giardino, la recinzione rotta o l’albero pericolante che potrebbe crollare sulla casa. Queste alcune delle tante situazione che potrebbero scatenare veri e propri contenziosi giuridici tra due vicini.
Ecco che però a districare i nodi ci ha pensato la Cassazione, che con le sue recenti sentenze, ha aggiornato la disciplina in merito a siepi, mura, alberi e recinzioni poste al confine tra due case. In particolare sono state riviste le distanze che devono essere rispettate in base al tipo di pianta che si ha intenzione di piantare sul confine, stesso discorso per muri e recinzioni di confine. Quando questi elementi possono ricadere in ipotesi di reato? Scopriamolo.
Fino a che punto piante e recinzioni ci tutelano da vicini fastidiosi?
Siepi e recinzioni ricoprono spesso la funzione di delimitare il terreno di proprietà di ciascun immobile ,e al contempo conferiscono una certa tutela della privacy, così da poter utilizzare gli spazi esterni della propria casa in piena libertà e lontano da occhi indiscreti. Quando si decide di piantare, o recidere, una pianta posta al confine tra due proprietà è necessario fare un passo indietro ed informarsi sulla normativa in merito alle distanze e alla competenza.
Leggi anche: Solo 2.000 euro per una casa: la svolta che tutti stavamo aspettando
La legge, infatti, è molto chiara sulle distanze e tipologie di piante che si possono piantare sul confine. Ad esempio per gli alberi di alto fusto, come noci, castagni, querce, pioppi, cipressi ed olmi, è necessario rispettare una distanza di tre metri dal confine. Quando tra le due proprietà c’è un muro, allora le distanze per piantare siepi e altri arbusti medio piccoli di accorciano fino ad annullarsi, a patto che le sommità delle piante non superino l’altezza del muro/recinzione stessa.
Potrebbe interessarti anche: C’è un intruso in casa, se il tuo cane lo aggredisce puoi essere denunciato?
Il proprietario ha l’obbligo di potare e recidere tali piante di confine affinché esse non invadano la proprietà del vicino. Quando questo accade, la decisione per il taglio di eventuali rami spetta al giudice di competenza in seguito alla domanda presentata dal soggetto interessato. Affinché venga consentita la recisione delle piante, esse devono essere poste ad una distanza non legale e/o a ridosso del muro di confine, ma solo per la parte che supera l’altezza del muro, o se questo è stato danneggiato o ha danneggiato la proprietà del vicino.