Può capitare di ritrovarsi di fronte a un posto di blocco. Una situazione che provoca sempre un po’ di ansia: sappiate, però, che non possono controllarvi tutto.
Sulle strade del nostro Paese può capitare, a volte, di ritrovarsi davanti a un posto di blocco, che sia dei Carabinieri o della Polizia di Stato poco importa. Una situazione che di solito, anche se non si è fatto nulla di male, mette sempre un po’ di ansia nei guidatori. Ci si domanda, infatti, se effettivamente non si abbia trasgredito la legge inconsapevolmente, se tutti i documenti siano al loro posto, e via dicendo.
Di solito si risponde o si mostrano i documenti, appunto, di buon grado, alle forze dell’ordine, proprio per mostrarsi il più possibile collaborativi. Tuttavia, ciò di cui non tutti si rendono conto è che i poliziotti o i militari non possono controllare proprio tutto. Se infatti il documento richiesto non si ritrova nel codice della strada, loro non sono qualificati a controllarlo, e di conseguenza non siete nemmeno costretti ad esibirlo.
Di solito le forze dell’ordine controllano i documenti come la patente, a chi guida, facendo poi degli ulteriori controlli per accertarsi che non abbia precedenti o non sia un malvivente, ma spesso chi viene fermato pensa anche ad altri documenti in suo possesso, come ad esempio il bollo auto.
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Si tratta di una tassa dovuta, che ogni automobilista è tenuto a pagare, ma attenzione se i poliziotti per strada vi richiedono la ricevuta del pagamento del bollo auto, poiché in realtà non possono richiedervelo. Questo perché non è qualcosa che è relativo al codice della strada, bensì alle Regioni e all’Agenzia delle Entrate.
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E’ quindi proprio la Regione ha sollecitare il pagamento di questa tassa, richiedendo al guidatore di provvedere a mettersi in regola con quanto dovuto e eventualmente contattare l’ente preposto. Ad un posto di blocco, pertanto, non possono in alcuno modo richiedervi di mostrare le prove dell’avvenuto pagamento.