Può capitare di venir chiamati per fare da scrutatori o presidente del seggio durante le elezioni. Una bella responsabilità, ovviamente retribuita.
Può capitare di esser chiamati dallo Stato a fornire il nostro aiuto in qualità di scrutatori o presidenti di seggio alle elezioni. Si tratta di un’esperienza di grande responsabilità, che naturalmente è retribuita, in quanto spesso dura parecchie ore se non giorni. A poter essere interpellati sono tutti i cittadini italiani dai 18 anni in su. Si tratta di vigilare sul corretto scorrimento delle votazioni e del loro conteggio.
E’ un ottimo modo per arrotondare, visto che viene pagato piuttosto bene, e qualche Euro in più fa sempre molto comodo, in particolare in questo periodo così complicato tra bollette alle stelle e beni di prima necessità sempre più cari. Vediamo allora quanto possono guadagnare gli scrutatori o i presidenti di seggio durante le elezioni. La somma vi stupirà, ne siamo certi.
A breve si terranno le prossime elezioni amministrative, e come di consueto, ai seggi troveremo gli scrutatori e i rispettivi presidenti. Figure necessarie che vengono pagate dallo Stato per presiedere e controllare il corretto funzionamento delle votazioni. Il pagamento delle giornate viene di solito comunicato dal Comune per mezzo di una lettera o una mail nella quale sono spiegati tempi e modalità.
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La somma è erogata di solito in parte dallo Stato e in parte dal Comune, e l’attesa di solito non è molto lunga, per poterli riscuotere. Vediamo, però, nel dettaglio, quanto vengono pagati a seconda del tipo di votazione.
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In caso di referendum, lo scrutatore viene pagato 104 Euro e il presidente 130 Euro, se si tratta di elezioni amministrative, invece, rispettivamente 120 e 150 Euro, nel caso del Parlamento Europeo, 96 e 120 Euro. Se invece è Parlamento Europeo più amministrative, la paga è di Euro 121 e 156, mentre per Parlamento Europeo più amministrative regionali e comunali, allo scrutatore spettano 146 Euro, mentre al presidente 196 Euro. Mica male!