C’è una bella notizia per gli italiani. Di che si tratta? Il prezzo del gas, dopo tanti aumenti, finalmente calerà bruscamente. Ecco quando.
Il 2022 è stato un anno a dir poco drammatico, per milioni di famiglie ed esercenti che si sono ritrovati a dover fare i conti con gli aumenti impazziti di elettricità e gas, schizzati alle stelle a causa anche del conflitto tra Ucraina e Russia. Fatto sta che gli italiani hanno ricevuto una vera e propria stangata, con bollette arrivate spesso raddoppiate se non in alcuni casi addirittura triplicate. Conti a due zeri che hanno messo in ginocchio i nuclei familiari.
Le famiglie hanno cercato di fare il possibile per riuscire ad arrivare a fine mese, razionando il gas e l’uso di energia elettrica al minimo, tenendo i caloriferi spenti e utilizzando il meno possibile gli elettrodomestici più dispendiosi, come lavatrice, forno o asciugacapelli, per non parlare dei fornelli a gas. Da gennaio a dicembre dell’anno scorso si è calcolato come la spesa per quest’ultimo sia aumentata quasi del 70%. Un vero salasso.
Gas: cala il suo prezzo. Ecco da quando andremo a pagare fino al 50% in meno
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Fortunatamente, lo Stato è intervenuto, fornendo aiuti alle famiglie e imprese per superare questi mesi difficoltosi, e benché siano previsti fino alla fine del primo trimestre del 2023, ci sono buone notizie circa il prezzo del gas, che sta diminuendo, stando a quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Giorgetti. Secondo quest’ultimo, la prima bolletta a beneficiare di questa riduzione, di circa il 35/40%, sarà proprio quella di questo mese, gennaio.
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Un bel sospiro di sollievo, anche se si dovranno aspettare i nuovi prezzi comunicati dall’Arera, l’ente predisposto, che dovrà calcolare l’andamento medio del prezzo del gas sul Psv, che per gennaio è stato di 74 Euro a Megawattora, ben inferiore al mese precedente, quando si erano toccati i 117 Euro a megawattora. Manca tuttavia ancora un giorno di contrattazioni, e visto che negli ultimi giorni il prezzo è ulteriormente calato a circa 50 Euro, si potrebbe arrivare al tanto decantato 40% in meno previsto dal Ministero.