È possibile che tra le voci della tua busta paga ci sia una voce in particolare che forse non hai esaminato attentamente ma che è bene conoscere. Ecco dove devi andare a guardare e quello che puoi trovare
Cercare di leggere e di comprendere tutte le voci, di solito ridotte a semplici sigle composte magari da numeri e lettere, che si trovano in una busta paga può non essere facile. Da parte di ciascun dipendente è normale concentrarsi su quanto arriverà effettivamente sul conto corrente dopo il calcolo delle tasse, delle contribuzioni, degli eventuali aumenti o delle trattenute.
Tra le molte voci tra cui occorre destreggiarsi ce n’è però una che compare in almeno una parte dei cedolini riepilogativi dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia. Se rientri, per esempio, in una categoria affine al famoso settore terziario e dei servizi è possibile che sulla tua busta paga sia presente una sigla con una percentuale e una somma. Ti sei mai chiesto che cosa significa questa sigla? Cerchiamo quindi ora di fare chiarezza se sulla busta paga trovi la voce: FIS.
Una voce in busta paga, che cos’è il FIS?
Come già accennato, questa voce specifica non si trova in tutte le buste paga ma in particolare in quelle delle società che operano nel terziario e nel mondo dei servizi. Questo perché sotto la voce indicata con FIS si trova in realtà il Fondo di Integrazione Salariale. Si tratta di un fondo che funziona un po’ come la cassa integrazione e va ad aiutare quei lavoratori e quelle lavoratrici per il cui settore lavorativo non è prevista la cassa integrazione propriamente detta. Il FIS, è quindi un fondo ed è gestito direttamente da parte dell’INPS.
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Nel caso si attivi la necessità di fare ricorso ai fondi accantonati con il FIS i soldi vengono destinati ai dipendenti che abbiano lavorato per almeno 30 giorni nella società che fa richiesta di questo ammortizzatore. Si può richiedere anche se si ha un solo lavoratore dipendente a carico. Il calcolo nella busta paga avviene in forma percentuale con una parte che ricade sul datore di lavoro e una parte che invece ricade direttamente sul dipendente. Il calcolo della divisione prevede che la contribuzione da parte del datore di lavoro sia per i due terzi mentre il restante terzo grava direttamente sulla busta paga.
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La percentuale effettiva varia in base al numero di dipendenti con la soglia identificata in cinque lavoratori. Al di sotto dei cinque lavoratori il contributo viene calcolato nello 0,5% dell’imponibile mensile e quindi viene calcolato lo 0,17% dell’imponibile a carico del lavoratore. Se l’azienda ha più di cinque dipendenti la percentuale sale allo 0,27%. Dato che in totale il contributo al fondo copre lo 0,80 % dell’imponibile mensile.