Netflix ha ufficialmente iniziato un percorso di cambiamento rispetto alla percezione iniziale e ora potrebbe arrivare presto il blocco totale alla condivisione degli account. Ma cosa significa?
La piattaforma di streaming della grande N rossa è uno dei sistemi di intrattenimento ora più diffusi sul pianeta. L’esplosione, come per altri sistemi simili, è ovviamente avvenuta durante la pandemia ma a seguito di altre situazioni globali, tra cui la guerra in Ucraina, la società ha visto la propria fetta di mercato popolarsi dello streaming di altri servizi che hanno rosicchiato via pezzi di pubblico e quindi di guadagno.
La società si è dunque mossa su due fronti. Da una parte cercando di continuare a spingere sui propri contenuti, compresi i videogiochi che sono inseriti gratuitamente nell’abbonamento, dall’altra cercando di ridurre tutti quelli che ai suoi occhi sono in qualche modo da considerarsi abusivi dello streaming. E se hai un account condiviso con qualcuno sappi che tra non molto Netflix potrebbe bloccare tutto e costringerti a scegliere se passare alla concorrenza o pagare un abbonamento tutto tuo.
A partire dallo scorso mese di novembre anche nel nostro Paese la piattaforma Netflix ha introdotto un nuovo abbonamento. Si tratta di una sorta di abbonamento base rivisto e corretto che, togliendo un paio di euro ogni mese, costringe a guardare spot pubblicitari della durata variabile prima, durante e dopo lo streaming.
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Oltre alla pubblicità c’è anche la riduzione dei contenuti che possono essere visualizzati con questo abbonamento. Si tratta semplicemente di un modo per farsi conoscere e poi convincere gli utenti a passare almeno all’account base. Oltre a questa introduzione del nuovo account con la pubblicità in alcuni paesi del Sud America è in fase sperimentale il sistema degli account condivisi a pagamento per chi ha Netflix e condivide la password anche al di fuori del nucleo domestico.
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Una prassi consolidata che però, leggendo anche il report finanziario dell’ultimo quarto del 2022, non è piacevole economicamente parlando. L’introduzione della condivisione a pagamento ha avuto, si legge sempre nella lettera riepilogativa destinata agli azionisti, un effetto negativo che però Netflix è convinta sul lungo periodo si trasformerà invece in un aumento degli utenti. Dopo la sperimentazione in Sud America è quindi possibile che tra non molto anche in Italia arrivi il blocco agli account condivisi con i futuri aggiornamenti.