Trovare lavoro non è semplice, ma se si supera una certa prova, tutto diventa più facile! In cosa consiste questo test? Tutti i dettagli.
Sostenere un colloquio di lavoro è una bella responsabilità, e mette anche una notevole pressione in chi lo deve affrontare. Di solito ci si prepara con cura, pensando al tipo di abbigliamento da sfoggiare, al trucco e “parrucco” e naturalmente studiando con cura il nostro curriculum vitae e prendendo anche informazioni sulla società presso la quale ci recheremo, per non farci trovare impreparati davanti a tale prova.
Una volta arrivati davanti all’esaminatore, dovremo poi dare il meglio di noi stessi, mostrando sicurezza, dosandola in modo da non apparire strafottenti, e esponendo i nostri punti forti, cercando di catturare l’attenzione del recruiter. Potrà anche capitarci di essere sottoposti a dei test di personalità, come spesso accade in sempre più aziende. Quello tuttavia che vi illustriamo, è molto particolare, e vi lascerà di stucco.
Prova di lavoro: un modo per non lasciarsi cogliere di sorpresa durante il colloquio
Intervenuto al The Ventures, il podcast dell’azienda, l’amministratore delegato di Xero Australia, Trent Innes, ha spiegato come sceglie i candidati ideali durante l’iter selettivo, quando si trovano di fronte a lui. Il manager ha spiegato di sottoporli a una sorta di “test” sebbene i soggetti spesso non se ne rendano nemmeno conto.
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Per l’ad, infatti, le competenze sono importanti, naturalmente, ma possono essere assorbite anche con il tempo, ma l’atteggiamento iniziale è ciò che invece lo colpisce in particolar modo, poichè gli fa capire se il candidato potrà integrarsi nel modo migliore all’interno dell’azienda
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E’ per questo che, finito il colloquio, lo porta a fare un giro per le cucine della società, finendo poi con una tazza di caffè. E’ proprio a questo punto che entra in gioco la vera prova: se il soggetto, dopo aver finito, lava la tazza e la ripone, è un fattore positivo per lui. Finora, solo l’8% degli intervistati ha scelto di lasciare la tazza sporca dov’era. Attenzione, quindi, se vi offrono un espresso alla fine della vostra intervista!