Gli aumenti sugli interessi partiti dalla BCE, hanno innalzato le rate del mutuo. E così migliaia di famiglie si sono trovate in difficoltà. Cosa fare in questi casi? Ecco le due principali soluzioni
Con una rata del mutuo aumentata a dismisura, in molti si stanno chiedendo come affrontare tale criticità. Le soluzioni però non sono tardate ad arrivare, e le soluzioni a disposizione sono di grande aiuto se ci si trova in difficoltà a pagare tali nuovi interessi.
Se si sceglie di seguire queste opzioni il ribasso della rata sarà pressoché immediato e in molti potranno ritornare a respirare. In cosa consistono queste ingegnose soluzioni? Entrambe offrono una notevole riduzione senza complicazioni così da evitare insolvenze da parte dei debitori.
Adempiere ai pagamenti delle rate con i nuovi aumenti sui tassi variabili, con l’attuale inflazione e la crisi economica crescente, risulta davvero difficile e per molti questi aumenti potrebbero superare i 1000 euro l’anno. In questa delicata situazione si rischia con il tempo di essere insolventi, ed è per questo motivo che bisogna correre ai ripari e trovare la giusta strategia. Tra le soluzioni che si potrebbero adottare in una situazione del genere troviamo in primis l’accesso al Fondo per la sospensione dei mutui prima casa.
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Esso prevede la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo fino a un periodo massimo di 18 mesi. Tale fondo è accessibile da chi ha contratto un mutuo inferiore o pari ai 400 mila euro, e se sono presenti determinate circostanze. In particolare quando si verificano ipotesi di invalidità, morte, perdita o sospensione del lavoro o ancora riduzione dell’orario lavorativo, o una riduzione del fatturato pari al 33%.
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La seconda possibilità per riuscire ad affrontare gli aumenti degli interessi è richiedere la rinegoziazione del proprio mutuo, che non dovrà superare alla stipula i 200mila euro, accordato con un tasso d’interesse variabile. Tale formula prevede semplicemente la trasformazione degli interessi da variabili a fissi. Questa soluzione è possibile grazie alla Legge di Bilancio 2023, grazie alla quale si potrà chiedere tale trasformazione. Ciò sarà possibile solo in presenza di due requisiti, ovvero, un reddito ISEE non superiore ai 35.000 euro ed essere in regola con il pagamento delle rate.