Molte persone aspettavano di ricevere un amento delle pensioni a partire da questo mese, ma sfortunatamente dovranno aspettare ancora. Ecco quando partiranno le nuove cifre.
C’era molta attesa, da buona parte di anziani, per l’arrivo della pensione di febbraio, mese nel quale in tanti pensavano di trovare l’aumento previsto dall’INPS. Così tuttavia non è stato, ed è chiaro che ci sia molta delusione in giro. Come ogni anno, infatti, a gennaio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale procede a una rivalutazione degli assegni, con conseguente aumento delle pensioni.
Questa volta, tuttavia, una fetta di aventi diritto ha avuto una brutta sorpresa, ritrovandosi con l’importo immutato. Non tutti, poichè questo ritardo ne interessa solo una parte. Perché ciò è accaduto, e chi dovrà aspettare ancora settimane prima di poter godere del nuovo importo? Vediamo il motivo dietro a questo disguido e chi si troverà costretto a portare ancora pazienza per qualche tempo, prima di avere accreditato ciò che gli spetta.
Aumento pensioni: a cosa è dovuto questo ritardo e quando si sbloccherà la situazione?
A spiegarlo è stata la stessa INPS, con una nota: “Dal primo gennaio, l’Inps ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell`anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a 2.101,52 euro”.
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L’importo in oggetto equivale a quattro volte la somma minima, e come accennato, di solito subiva una rivalutazione che diventava effettiva a gennaio, ma a causa delle nuove regole della Manovra del governo e dei suoi tempi di approvazione lunghi, l’Istituto non è stato in grado di compiere per tempo i calcoli necessari. Ora l’aumento, anziché arrivare a febbraio, slitterà direttamente a marzo.
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Inoltre, le nuove regole della Manovra 2023 prevedono che fino a pensioni 4 volte l’importo minimo, la rivalutazione sia del 100%, quelle 5 volte la somma dell’85%, del 53% invece per quelle tra 5 e 6 volte l’importo, tra 6 e 8 del 47%, tra 8-10 del 37% e del 32% da 10 volte il minimo in su.