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Attualità

Truffa pin Bancomat: se ricevi questo messaggio può essere già troppo tardi

Le truffe legate al bancomat sono sempre in agguato: in che cosa consiste l’ultima trovata e perché dovresti fare attenzione.

Truffa del bancomat (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Le truffe ai danni di carte e bancomat sono in aumento, a dirlo sono i numeri: nel 2021 sono arrivati 9900 esposti privatistici dei clienti di banche e finanziarie, secondo dati pubblicati dalla Banca d’Italia. Nonostante una diminuzione rispetto al 2020, questo tipo di esposti è in costante aumento, con una crescita del 20% dal 2012.

A essere aumentate sono soprattutto le truffe digitali e in particolar modo quelle che riguardano il furto delle credenziali necessarie ai pagamenti online. Stando sempre ai dati, nei primi 3 mesi del 2022 il 18% degli esposti riguardano proprio gli strumenti di pagamento. E all’attenzione degli inquirenti è arrivata una nuova truffa a carico del bancomat.

La truffa del pin del bancomat: cos’è e come evitarla

Truffa del bancomat (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Le truffe si fanno di anno in anno sempre più ingegnose tant’è che risulta sempre più difficile evitarle. L’ultima trovata nel mondo delle truffe bancarie riguarda proprio l’attivazione di nuovi bancomat o nuove carte ed è stata soprannominata la truffa del pin. Funziona in questo modo ingegnoso: gli esperti ideatori di questo metodo sono in grado di inviare al malcapitato un sms che risulta visibile in coda a quelli che abitualmente ci invia la nostra banca o tramite email con un mittente molto simile a quello reale.

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Nel testo del messaggio compare un fantomatico nuovo pin associato alla carta e tutte le istruzioni per poter procedere alla sua attivazione. Di solito è riportato un link su cui cliccare o un numero di telefono da chiamare. In entrambi i casi è richiesto di verificare i dati della carta. In questo modo i truffatori sono in grado di estorcerci i dati per poter entrare sul nostro conto o utilizzare la carta.

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Per evitare di cadere in questa truffa è essenziale verificare le informazioni che ci appaiono sospette, chiamando ad esempio la nostra banca per chiedere conferma. È vitale poi evitare categoricamente di cliccare su link o chiamare numeri di telefono che richiedano di inserire dati sensibili.

Nicole Beneventi