Prorogato il Superbonus pieno del 110 fino al 2026, la notizia però non fa esattamente esultare. La proroga riguarda solo determinati soggetti
La richiesta di Forza Italia per la proroga al superbonus ristrutturazione, è stata accettata . Si potranno ancora avviare ristrutturazioni fino al 2026 giovando della detrazione fiscale del 110 per cento. A richiedere il Superbonus pieno del 110 per cento saranno solo alcuni settori del mercato edilizio, legati a fasce sociali medio basse. A muoversi contro il superbonus ci sarebbe il Ministero dell’Economia, che temerebbe numerosi effetti negativi sul piano di bilancio pubblico.
Il Bonus ristrutturazione 110 ha vissuto dei momenti difficili, con il blocco di numerosi cantieri solo nell’ultimo anno, il motivo è legato al conflitto europeo tra Russia e Ucraina, che ha causato rallentamenti e stop in numerosi settori. Con il nuovo anno molti cantieri si sono sbloccati e per alcuni soggetti sarà possibile usufruire del superbonus, fino al 2026.
Il vecchio Superbonus 110 diventerà presto a il nuovo Superbonus 90, almeno per il 2023, mentre per gli anni successivi, stando alle regole attuali, la detrazione cambierà ulteriormente, scendendo prima a 70% nel 2024 e poi a 65% nel 2025. Le novità per i bonus ristrutturazione non riguardano solo il 100 per cento, ma anche il superbonus 90%. La nuova cessione del credito però è stata modificata, e le regole per richiedere i bonus sono diverse. Ad esempio, per i condomini la detrazione è stata, infatti, ridotta al 90% , mentre per le case unifamiliari, ovvero, le villette il discorso si fa diverso. Se al 30 settembre 2022 risultano lavori effettuati per almeno il 30% dell’intervento complessivo, sarà ancora valido il 110% fino al 31 marzo 2023.
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Tralasciando lo stato dell’avanzamento lavori, per le villette, sono stati inseriti nuovi requisiti. Questi fanno capo in primis alla condizione di prima casa per l’unità immobiliare che richiedere il bonus. Il beneficiario deve essere proprietario dell’immobile e/o godere di un reale diritto di godimento. Infine, il beneficiario dovrà possedere un reddito cosiddetto di godimento inferiore alla soglia dei 15.000 euro annui. Anche per questi soggetti sarà possibile richiedere il Bonus del 90%.
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A chi spetta allora il Superbonus del 110? Seconda la nuova riforma a giovare ancora del super bonus fino al 2026 saranno le case popolari e le cooperative. La ragione risiede nella situazione economica a cui appartengono tale tipologia di immobili.