In alcune situazioni di lavoro ci si trova dinanzi a situazioni di Partita iva falsa: ma cosa si intende e soprattutto quali sono i rischi?
Il mondo del lavoro è un infinito pianeta di casistiche, situazioni particolari, numeri, partite iva, contratti e quant’altro. Non tutti sono sempre al corrente delle corrette regolamentazioni che gestiscono i rapporti lavorativi, e in alcune situazioni le magagne di certo non tardano. Infatti, il lavoro sommerso, le false dichiarazioni e falsi compensi, sono purtroppo all’ordine del giorno.
Ci rimettono lavoratori, costretti spesso ad accettare situazioni lavorative pur di guadagnare qualcosa, e ci perde la comunità. Spesso in alcune situazioni si sente parlare di Partita Iva falsa. Ma cosa si intende? E quali sono i rischi che si corrono se si viene scoperti? Le conseguenze e le sanzioni possono essere anche gravi: vediamo quali sono le casistiche.
I rischi di una falsa partita Iva
I furbetti del lavoro purtroppo ci sono sempre, così come chi ne approfitta di situazioni molto particolari. Spesso, chi necessita assolutamente di un lavoro si vede costretto anche a fare cose che non farebbe mai, ma come compromesso per avere il lavoro, agisce in questo senso. È il caso di una falsa Partita Iva. Ma cosa si intende? Si intendono tutti quei rapporti di subordinazione, ma non ufficiali, ovvero in cui un lavoratore si apre una Partita Iva figurando come autonomo, ma in realtà dipende da un’azienda.
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Decade così il criterio di lavoratore autonomo e la collaborazione è di fatto continuativa e subordinata. Il più delle volte è su spinta di aziende che per trarre dei propri vantaggi, consigliano al fine di far lavorare la risorsa, di aprirsi la Partita Iva. Ma come si riconosce? Beh, se il rapporto è continuativo almeno per 8 mesi, nel corso di due anni, anche non consecutivi, vien da sé pensare che è un lavoro subordinato.
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Oppure se un lavoratore figura troppo nel luogo di lavoro del committente, o se lo stesso vincola il lavoratore ad orari e luoghi di lavoro prestabiliti. Decade tutta la funzione del lavoratore autonomo. Così come se il fatturato proviene all’80% proviene dallo stesso cliente, è chiaro che si tratti di un rapporto subordinato. Potrebbe essere sanzionato anche il lavoratore come dipendente a tempo determinato a tutti gli effetti nei confronti del datore di lavoro, perdendo gli effetti della Partita Iva e delle condizioni di lavoratore autonomo.