Il caro prezzi non accenna a mordere il freno e, secondo le più recenti elaborazioni di Bmti, c’è da notare un preoccupante aumento per quello che riguarda alcune tipologie specifiche di ortaggi.
Il carrello della spesa probabilmente ti sembra stia diventando sempre più costoso anche quando acquisti i beni di più stretta necessità. Esaminando i prezzi sui listini all’ingrosso si notano movimenti in senso contrario e contrastante ma è evidente che alcuni ortaggi, nonostante una situazione leggermente diversa rispetto allo scorso anno, sono comunque ancora molto cari.
Perché se da una parte sembra che ci possa essere un accenno di diminuzione dei prezzi di cose come la farina o i biscotti come pure dei prodotti derivati del latte, c’è invece un preoccupante aumento per quello che riguarda i prezzi di una più che discreta quantità di ortaggi. In generale i prezzi risentono tutti dell’inflazione che ha colpito tutte le principali filiere produttive. Questi sono i prodotti che risultano essere aumentati di più su base mensile.
Anche se è ancora presto per poter vedere sugli scaffali delle riduzioni di prezzo evidenti rispetto agli aumenti che hanno invece caratterizzato l’ultimo periodo e che probabilmente si continueranno a vedere per ancora diversi mesi, ci sono alcuni segnali positivi che riguardano una parte dei prodotti che arrivano nei supermercati.
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Nello specifico si nota una leggera flessione, questo evidenziano i dati di Bmti, nei prezzi nel mercato all’ingrosso di alcuni cereali e di alcuni prodotti come il latte e il burro. Risultano invece più alti in questa prima parte dell’anno i prezzi di molti ortaggi. In alcuni casi, come per le cipolle, il prezzo è aumentato a causa della ridotta disponibilità della merce provocata dalla siccità estiva che ha impedito una crescita delle piante e la marcescenza di quelle messe a dimora.
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Anche il cavolfiore bianco è ora più costoso perché, a causa delle temperature non sufficientemente rigide che si sono registrate nelle settimane appena passate, il prodotto ha subito una maturazione accelerata ed è quindi ora quasi arrivato al termine del proprio ciclo di commercio. Costano di più anche i carciofi, gli spinaci ricci, le zucchine scure e i peperoni gialli con aumenti che vanno dal 12% per i cavolfiori e toccano quasi il 50% per le zucchine.