Con le recenti modifiche alla normativa in materia di pagamenti occorre fare chiarezza tra fattura elettronica, scontrino elettronico e ricevuta fiscale per evitare di incorrere in sanzioni da parte di Agenzia delle Entrate.
La normativa che gestisce i pagamenti nel nostro Paese si è fatta nel corso degli anni un po’ più complessa. Ma lo scopo finale di tutti i provvedimenti degli ultimi anni è sempre lo stesso: riuscire a creare un sistema di pagamenti che possono essere tenuti sotto controllo in modo da evitare passaggi di denaro illegali o frutto a loro volta di attività illecite o di tentativi di evasione fiscale.
Servono a questo scopo, per esempio, gli obblighi secondo cui per ottenere i bonus e le detrazioni Irpef per esempio per i lavori di ristrutturazione della casa è necessario effettuare pagamenti con sistemi tracciabili come sono i bonifici o le carte di credito. Ma anche per quello che riguarda commercianti e imprese nonché liberi professionisti si sono aggiunti una serie di obblighi che hanno lo stesso scopo. A seconda della tua attività lavorativa potresti quindi trovarti a dover emettere uno scontrino elettronico oppure una fattura elettronica. Come pure potresti trovarti a produrre una ricevuta fiscale. Ecco la differenza tra questi vari documenti in base a ciò che devi ottenere.
Per capire gli obblighi relativi a questi strumenti è necessario comprendere a chi sono rivolti. La fattura elettronica, introdotta recentemente riguarda tutti coloro i quali ricevono pagamenti per le prestazioni o il lavoro effettuato in qualità di possessore di partita Iva. I liberi professionisti che si trovano nel regime ordinario sono ora obbligati ad emettere la fattura elettronica.
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Si tratta di una fattura che viene generata da un programma, per esempio il sistema gratuito messo a disposizione direttamente dal sito di Agenzia delle Entrate, e che quindi viene tracciato immediatamente. Lo scontrino elettronico è invece ciò che viene emesso da chi ha una attività commerciale di qualunque tipo e quindi ha un registratore di cassa. Lo scontrino elettronico contiene tutta una serie di informazioni che permettono di identificare in maniera precisa e univoca chi ha ricevuto il pagamento.
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Esiste però anche un terzo tipo di documento che è la ricevuta fiscale. La ricevuta fiscale è un documento cartaceo che viene per esempio utilizzato nel caso ci si trovi a lavorare in un luogo in cui non è possibile portare il proprio registratore di cassa. Sulla ricevuta vengono indicati gli stessi dati che si trovano sullo scontrino elettronico. In alternativa la ricevuta può essere anche un documento con cui si informa il proprio cliente di ciò che sarà contenuto in una fattura elettronica che sta per arrivare.