Per gli automobilisti il parcheggio è sempre più complesso e con le strisce blu diventa spesso una spesa insostenibile che si trasforma in una multa ma in alcuni casi non sei effettivamente obbligato a pagare la sanzione che ti è stata comminata. Sai quando?
Per gestire meglio i posti di parcheggio disponibili all’interno dei propri confini, ciascun Comune adotta strategie diverse. Quella più ricorrente è attivare le cosiddette strisce blu. I parcheggi nelle strisce blu sono a pagamento con tariffe diverse da Comune a Comune che possono andare da pochi centesimi fino a oltre 2 euro per singola ora di sosta. La condizione della presenza però dei parcheggi trasformati in parcheggi a pagamento comunali può, in alcuni casi specifici, non essere automaticamente valida. A stabilirlo la Corte di Cassazione.
Le decisioni da parte della Corte di Cassazione sono ovviamente relative a casi specifici ma, come sempre succede, rientrano poi di fatto nella giurisprudenza e possono essere quindi utilizzate per casi analoghi. Ecco quando puoi opporti al Comune che ti ha multato e puoi evitare di pagare la sanzione.
La necessità di trovare un parcheggio può portare chiunque a fermarsi nel primo spazio a disposizione. Se questo spazio è contrassegnato da segnaletica orizzontale o verticale che identifica posteggi a pagamento attivati dal Comune occorre quindi dotarsi del tagliando che garantisce di aver pagato per la sosta che si intende fare. Questo tagliando deve essere esposto in maniera visibile dato che, in caso di controlli da parte del personale del Comune, se il tagliando non è visibile può essere comminata una multa.
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Esistono però alcune situazioni in cui anche se si parcheggia sulle strisce blu e non si paga il parcheggio non è detto che scatti immediatamente l’obbligo della multa o il conducente sia costretto a pagare. Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, per esempio, se il conducente è in grado di dimostrare che il Comune ha abusato nella distribuzione dei parcheggi a pagamento senza trovare un giusto equilibrio con quelli cosiddetti delle strisce bianche la multa risulta non valida. Si tratta di una situazione limite ma che forse in alcuni Comuni potrebbe verificarsi.
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Vale comunque la pena ricordare che nel caso si sia pagato il tagliando ma questo non sia visibile perfettamente sul cruscotto e la mancanza di visibilità ha dato origine ad una multa la Cassazione prevede che la multa non è valida ma che l’automobilista ha comunque commesso una infrazione perché non ha reso disponibile l’informazione all’addetto al controllo.