Una delle domande che i lavoratori si pongono spesso è sapere quando si andrà in pensione. Da parte di INPS è per questo disponibile un servizio apposito che permette di creare una stima in base ai dati inseriti di quando sarà per te possibile smettere di lavorare.
Anche se la Legge di Bilancio per il 2023 ha in parte riscritto alcune informazioni relative alle pensioni per l’anno appena iniziato i cambiamenti non riguardano tutte le categorie di lavoratori. Ma se ti trovi in uno spazio di tempo vicino, o così credi, alla pensione e vuoi sapere più di preciso quando potrai smettere di lavorare c’è un servizio offerto da INPS che può darti un’idea dei tempi e di cosa aspettarti scegliendo un trattamento pensionistico piuttosto che un altro.
Il servizio si chiama Pensami e anche se non fornisce nessuna informazione specifica relativa all’importo reale che potresti trovarti a ricevere è comunque una informazione che può tornare utile per programmare la tua uscita dal mondo del lavoro.
Quando andrà in pensione? Come funziona il servizio INPS Pensami
Per tutte le informazioni relative al trattamento pensionistico il sito di riferimento è ovviamente quello dell’Istituto di Previdenza Nazionale ovvero il sito dell’INPS. Tra i molti servizi disponibili ci sono per esempio tutte le domande dei vari bonus che è possibile richiedere con i form da riempire.
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C’è inoltre la possibilità di avere il 730 precompilato, controllare lo stato delle eventuali indennità richieste tra quelle che sono state attivate negli anni della pandemia, avere il proprio ISEE a partire dalla DSU, fare domanda del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza per gli aventi diritto e, anche, fare un calcolo a spanne di quanti altri anni di contribuzione saranno necessari per poter andare in pensione. Il servizio si chiama Pensami e, come chiarito dalla pagina di introduzione al servizio, non è ovviamente in grado di calcolare a quanto ammonterà effettivamente la pensione.
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Ciò che può fare è simulare quali sono le possibilità per le varie tipologie di lavoratori e lavoratrici. Le indicazioni che occorre fornire al sistema riguardano la propria situazione contributiva in maniera generica. Occorre, per esempio, indicare quando si è nati e quando si è iniziato a versare i contributi. Inseriti gli eventuali istituti di previdenza cui si può fare affidamento il sistema elabora poi alcuni scenari possibili.