La percezione dell’assegno di invalidità, come stabilito da una serie di sentenze emesse dalla Corte di Cassazione non è del tutto incompatibile con il lavoro. Esistono però alcuni requisiti e dei limiti che devi conoscere.
Chi si trova nelle condizioni di essere considerato invalido per una certa percentuale può essere portato a credere che questa condizione sia del tutto incompatibile con il lavoro. Ma in realtà a seguito di una serie di sentenze e pronunciamenti da parte della Corte di Cassazione INPS ha inviato una circolare con cui si chiarisce che le due situazioni possono essere compatibili.
La circolare è quella del 28 dicembre 2021 ed è quindi a partire dal 2022 che è possibile cumulare l’eventuale assegno di invalidità con quello che è considerato un reddito da lavoro. A poter usufruire di questo cumulo sono gli invalidi parziali fino al 99 percento. Ma, è comunque necessario conoscere il limite del reddito da lavoro dipendente che è possibile avere nel corso dell’anno. Queste sono quindi le cifre da tenere presente per l’anno 2023.
Fino al 2021, INPS riteneva non compatibile il lavoro da parte degli invalidi civili parziali con la percezione dell’assegno di invalidità. Con il messaggio pubblicato invece il 28 dicembre 2021 da parte dell’Istituto, anche a seguito di alcune sentenze della Cassazione, è arrivata una interpretazione leggermente diversa della norma che consente anche agli invalidi fino al 99 percento di poter lavorare.
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Il reddito che può essere percepito da chi si trova nella condizione di invalidità civile parziale deve comunque sottostare ad un limite specifico che viene stabilito di anno in anno. Il limite è il reddito annuale previsto dall’assegno stesso. Per conoscere quindi quanto è possibile percepire lavorando anche se si è destinatari di questa misura di sostegno occorre conoscere l’importo per il 2023 proprio dell’assegno di invalidità.
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Per il 2023 l’importo è stato fissato a 313,91 euro al mese per un totale di 5.391,88 euro lordi a fine anno calcolando le 13 mensilità previste. La cifra è stata diffusa da INPS con la circolare numero 135 del 22 dicembre del 2022. Questo significa che se il percettore di invalidità parziale lavora può percepire a sua volta un reddito che non deve superare la soglia dei 5.391,88 euro lordi.