Ciò che le intelligenze artificiali possono fare è oggetto di dibattiti accesi e tra le creazioni più chiacchierate c’è ovviamente ChatGPT. Ma che cos’è e quanto può diventare pericoloso?
L’intelligenza artificiale è un argomento affascinante che accompagna la storia del pensiero umano da molto prima che esistessero i computer come li vediamo oggi. Si tratta di un esercizio per comprendere anche dove si trovi effettivamente l’umanità all’interno degli esseri umani stessi e che cosa si possa identificare come umano. Tutti gli esperimenti di IA e machine learning in corso in questi anni stanno cercando di produrre cervelli artificiali che siano in grado di lavorare come i cervelli umani.
Tra gli esperimenti che sono ora a disposizione del vasto pubblico c’è ChatGPT : si tratta di un modello di dialogo linguistico ottimizzato realizzato dalla società OpenAI. È un sistema in cui una intelligenza artificiale è stata addestrata a riconoscere le domande poste dall’interlocutore umano per produrre a sua volta risultati soddisfacenti. Una creatura dell’intelligenza umana molto affascinante ma che nasconde diverse insidie.
ChatGPT, cosa c’è nel dark side di una intelligenza artificiale
Non molto tempo fa un ingegnere di Google è stato gentilmente accompagnato all’uscita dalla sua società per aver cominciato a parlare del fatto che l’intelligenza artificiale con cui stava lavorando aveva dato segni di autocoscienza. Al momento non è chiaro se si tratti di un primo vero passo verso la creazione di una intelligenza artificiale autonoma o se non sia stato tutta un’illusione del creatore nei confronti della propria creatura. Ma il fascino di poter un giorno parlare con una intelligenza non materiale resta. Le applicazioni sono vastissime e vanno ben oltre ciò che ora si può immaginare.
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Basti pensare ai servizi di assistenza automatizzati dei vari siti e provider di servizi. Quando ti scontri con le risposte automatiche stai in effetti dialogando con una forma abbastanza primitiva di intelligenza artificiale. In futuro potresti trovarti a dialogare con un’altra intelligenza sempre artificiale ma addestrata meglio e quindi in grado anche di sembrare un essere umano. Altre applicazioni di ChatGPT potrebbero essere in futuro l’assistenza in alcune professioni. Ci sono stati esempi di programmatori che si sono fatti aiutare da ChatGPT, per esempio, per scrivere alcune stringhe di codice e anche se l’intelligenza artificiale non è stata addestrata specificatamente per scrivere nessun linguaggio informatico è comunque riuscito a produrre delle risposte. Anche se queste risposte sono poi risultate per lo più errate mancando le conoscenze specifiche.
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Ed è proprio il rischio di affidarsi ciecamente alle grandi, ma sempre limitate, capacità di sistemi come ChatGPT che va tenuto sempre chiaro. Ciò che ChatGPT e gli altri sistemi simili fanno è quello di ricreare cercando di ricopiare le strutture linguistiche che sono state insegnate ma manca ancora completamente della capacità di discernere se le migliaia e migliaia di informazioni da cui l’intelligenza artificiale pesca per creare i suoi frullati di parole sono effettivamente affidabili o meno.
