Il pacchetto di bonus per la ristrutturazione potrebbe comprendere un nuovo incentivo per case green, vediamo i dettagli.
Il prossimo 9 febbraio verrà votata in commissione Industria all’Europarlamento la nuova direttiva europea sul risparmio energetico degli immobili e il pacchetto di bonus casa potrebbe arricchirsi con un nuovo incentivo per la ristrutturazione in ottica eco-sostenibile.
La bozza della direttiva sulle case green prevede infatti che gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere entro il primo gennaio 2030 almeno la classe energetica E ed, entro il primo gennaio 2033, almeno la classe energetica D, con alcune eccezioni. Se la bozza dovesse essere approvata sarebbero molti gli immobili in Italia, sia residenziali che pubblici, che dovrebbero essere ristrutturati per passare a una classe energetica superiore. Per questo si pensa a un nuovo bonus al riguardo.
Una definizione univoca di casa green non esiste ma si può determinare l’impatto di un’abitazione sull’ambiente in base alla quantità di energia che consuma, distinta in classi energetiche, che vengono indicate dalle lettere dell’alfabeto, dalla A alla G. La classe energetica di una casa misura quanto essa sia efficiente in termini di consumo energetico e di materiali costruttivi.
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Nel caso specifico del bonus casa green, la classe energetica determina se un’abitazione che vogliamo acquistare rientra nell’agevolazione promossa dallo Stato. Si tratta di un bonus che consente di ottenere una detrazione al 50% dell’IVA entro il 31 dicembre 2023 per l’acquisto di una casa che rientri nelle classi energetiche A e B. Il bonus rientra tra le proposte del Governo aggiunte alla bozza della Manovra 2023, allo scopo di facilitare la compravendita delle case a basso impatto ambientale e favorire la ripresa del mercato immobiliare. Ma l’arrivo della direttiva europea sulla ristrutturazione in ottica green potrebbe portare all’ideazione di nuovi incentivi.
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Questo bonus va ad aggiungersi alla manovra europa per la ristrutturazione degli edifici in ottica green il cui testo è ancora in elaborazione. Raffaele Fitto. il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, ha assicurato che il governo prenderà tutte “le iniziative necessarie affinché il testo finale contenga delle previsioni che siano compatibili con la peculiarità del patrimonio edilizio italiano, e che consentano una sua graduale riqualificazione contribuendo ad incrementarne il valore”, e che il costo delle ristrutturazioni “dovrà essere mitigato da un quadro di incentivi predisposto dagli Stati con il sostegno dell’Unione”.