Può essere per te necessario chiedere un prestito ma prima di firmare le carte ci sono alcuni elementi che devi valutare per scegliere l’istituto finanziario migliore.
La situazione economica contingente in cui il potere d’acquisto delle famiglie italiane si riduce progressivamente a causa dell’inflazione e degli aumenti sta portando sempre più persone a cercare un sostegno economico alle spese attraverso il meccanismo del prestito. Ma questo strumento può nascondere una serie di insidie se non sai come valutare le offerte che ti vengono fatte. Ci sono infatti alcuni elementi che, nel momento in cui chiedi informazioni, devi mettere a confronto per riuscire ad avere il trattamento migliore.
Dal tasso di interesse, che è individuato dal cosiddetto TAN e dal TAEG, fino alla rata mensile che ti viene richiesta passando per le condizioni che ti vengono proposte per rimborsare la cifra che chiedi ci sono tutta una serie di elementi che devi controllare prima di firmare. Esattamente come nel momento in cui pensi che sia giunta l’ora di cambiare fornitore del gas e dell’energia elettrica.
Scegliere il prestito migliore? Valuta questi aspetti
Quando ci si trova a dover chiedere un prestito a volte si tratta di una necessità frutto di una situazione economica non tranquilla. Ma per scegliere il prestito migliore devi essere quanto più lucido possibile. Il consiglio generale è quello di valutare più offerte possibili e non fermarti alla prima che ti viene fatta né al primo istituto di credito.
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La valutazione deve avvenire però secondo alcuni criteri. I primi numeri da mettere a confronto sono i tassi che vengono applicati. Valuta quindi il TAN e il TAEG: ovvero il tasso annuale netto che è quello che va a gravare sul prestito e il TAEG che mette insieme anche tutti gli altri costi che devi sostenere per usufruire dei soldi che ti vengono concessi.
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Devi poi valutare la rata mensile cercando di far sì che i prestiti che metti a confronto abbiano durata simile e cifra corrispondente per avere un quadro più chiaro. Fattore da non trascurare è poi la trasparenza del contratto. Clausole chiare e scritte senza utilizzare più del necessario terminologia tecnica aiutano a comprendere meglio l’impegno che stai prendendo e sono quindi da valutare positivamente.