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Risparmio

Buono fruttifero postale serie Q: se lo hai oggi vale tanti soldi

Insieme al libretto postale anche il buono fruttifero è un ottimo modo per investire denaro facilmente e in un modo abbastanza sicuro. Se ne possiedi uno della serie Q questo è quello che puoi avere oggi.

Denaro rendita (foto canva – vostrisoldi.it)

Il risparmio e gli investimenti stanno diventando sempre più comuni, soprattutto in questo periodo in cui risulta difficile mantenere il proprio stipendio intatto a causa dei rincari dovuti alla crisi energetica. Per chi è avventuroso ci sono per esempio il mercato azionario o anche il trading online ma per la maggior parte dei cittadini si tratta di procedure troppo complesse ed è per questo che risultano utili proprio i libretti postali e i buoni fruttiferi.

Rispetto ad altre forme di investimento, buoni e libretti impiegano un certo numero di anni per avere effettivamente un valore. Ed è per questo che può capitare di dimenticarli in un cassetto, il che a volte si rivela però un bene. Come è successo al possessore di un buono fruttifero postale della serie Q risalente al giugno del 1992.

Quanto vale oggi un buono fruttifero del 92?

Denaro (foto canva – vostrisoldi.it)

Può capitare, per esempio in seguito ad un lutto o semplicemente ad un trasloco, di svuotare armadi e cassetti e ritrovare piccoli e strani tesori di genitori e nonni. C’è chi, qualche anno fa, ha per esempio ritrovato un libretto postale emesso negli Anni ’40 e che ora potrebbe valere più di 80 mila euro. Una situazione simile quella di un fortunato possessore di un buono fruttifero postale sottoscritto nel 1992 e appartenente alla serie Q per un valore pari a 2 milioni di lire.

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Il buono fruttifero tecnicamente è scaduto nel 2022, a 30 anni dalla data di emissione. Questo però non significa che non sia ancora possibile riscuotere la somma che è stata maturata negli anni a partire dal 1992. Quando si valuta l’eventuale liquidazione di un buono fruttifero postale occorre per prima cosa essere consapevoli che il calcolo degli interessi effettuato da Poste Italiane per ogni bimestre viene conteggiato sul netto e non sul lordo e non comprende quindi il 12,5% di tassazione cui i buoni fruttiferi vanno incontro.

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Fatta questa dovuta premessa la somma che alla data del 30° anno del buono fruttifero è stata maturata è di poco superiore agli 11 mila euro. Per la riscossione c’è tempo 10 anni dalla data della scadenza anche se aspettare altri anni non genera interessi ulteriori. Il buono a 30 anni infatti matura i suoi interessi proprio fino allo scadere del trentesimo anno.

Valeria Poropat