Probabilmente non sai che se guidi un’auto intestata ad un’altra persona potresti incappare in gravi problemi con la legge: ecco perché
Guidare un’automobile intestata a qualcun altro può capitare, e nemmeno troppo raramente: un parente, un amico o un conoscente, in caso di necessità o per aiuto, può richiedere il favore di utilizzare la sua autovettura. Per non parlare del caso in cui la propria macchina si rompa e siamo costretti a chiederne un’altra in prestito. Ebbene, è qualcosa che si può fare? In realtà, se guidi l’auto di qualcun altro, devi essere al corrente dei problemi con la legge in cui rischi di incappare.
Troppi automobilisti sono disinformati a tal proposito e ignorano diritti e doveri del conducente. Il Codice della Strada, nel corso del tempo, subisce tantissime variazioni: proprio per questo motivo è importante tenersi aggiornati ed evitare di restare impreparati, rischiando sanzioni.
Guidare l’automobile di qualcun altro può portare a multe fino a 700 euro, con tanto di sequestro del libretto della macchina. E’ bene informarsi e conoscere la legge prima di rischiare tanto. L’articolo 1803 del codice civile, ad esempio, obbliga a comunicare alla motorizzazione un prestito per lungo periodo. Andrà firmato un contratto di comodato d’uso che comporterà delle modifiche sul libretto di circolazione, come l’aggiunta del nuovo conducente, seppur provvisorio.
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Le forze di polizia che trovano un intestatario diverso rispetto a chi si trova alla guida, sono autorizzate a procedere con il sequestro della carta di circolazione del mezzo, qualora non fosse stata effettuata alcuna modifica del libretto.
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Questo significa che il proprietario di un’automobile può pretendere che il nuovo guidatore, che sia un figlio, un altro membro della famiglia, un amico o conoscente, firmi un accordo per prevenire problemi in caso di danni a terzi. Ovviamente, questo contratto non solleva il proprietario dell’auto da ogni sorta di risarcimento, qualora si presentasse necessario.