Ritorna la corsa al rinnovo dell’Isee per la presentazione di domande di aiuto ed agevolazioni. Ecco tutte le scadenze che devi necessariamente conoscere
Con l’inizio del nuovo anno, l’ISEE 2022 non ha più valore e per questo motivo è necessario un aggiornamento di tale dichiarazione, importantissima per richiedere alcune misure di sostegno economiche. L’Isee, acronimo di Indicatore della situazione economica equivalente, altro non è che quel documento che riassume la situazione reddituale di un nucleo familiare residente in Italia.
Quando l’Isee, all’inizio di un nuovo anno, non viene aggiornato, si perdono tutte le agevolazioni e bonus usufruiti fino all’anno prima, come l’assegno unico o il bonus energia. Proprio per le famiglie la richiesta dell‘assegno unico è molto importante poiché rappresenta un aiuto importante per la crescita e la cura dei più piccoli. Quando l’isee non viene aggiornato, l’INPS erogherà di default un importo minimo per ogni figlio a carico. Ma quando va aggiornato tale indicatore?
Rinnovare l’Isee è un’operazione a cui si dovrebbe dare la priorità appena ha inizio l’anno nuovo. Questo aggiornamento permetterà alle famiglie con figli di ricevere degli aumenti sull’assegno unico. Per ricevere questa agevolazione sarà necessario presentare entro il 28 febbraio la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, fondamentale per aggiornare l’Isee. Chi non presenterà la domanda entro questi termini continuerà a ricevere l’assegno, pari però all’importo minimo di 50 euro.
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Il caricamento dell’ISEE permetterà all’INPS di accreditare l’assegno automaticamente ogni mese, senza necessità di presentare una nuova domanda. Molte famiglie però tra queste prassi burocratiche sembrano sprofondare e per questo ci si chiede quando l’ISEE dell’anno precedente non è più valido? LA risposta arriva direttamente dall’INPS, che chiarisce termini e date per la presentazione dell’indicatore.
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La validità del vecchio isee si estende fino ai primi due mesi dell’anno, quindi, il documento ha validità da dicembre fino a fine febbraio. Proprio in capo a questa “vecchia versione” dell’ISEE l’Inps calcolerà l’importo da versare per l’assegno unico. Entro Marzo però, per continuare a beneficiare delle stesse agevolazioni è, dunque, necessario ripresentare l’ISEE 2023.