Per i genitori che saltuariamente si trovano ad inviare somme di denaro ai figli occorre prestare la massima attenzione a questo particolare perché si rischiano tasse e sanzioni molto salate.
Una situazione che può verificarsi per tutta una serie di motivi diversi: una madre oppure un padre che invia denaro alla propria figlia o al proprio figlio. Ma questa attività saltuaria che può essere un regalo oppure un trasferimento di denaro a seguito di una richiesta per una situazione economica sfavorevole rischia di finire nel mirino di Agenzia delle Entrate. Ci sono infatti alcune condizioni che possono portare a dover versare alle casse dello Stato una certa percentuale di tasse.
E non solo nel caso in cui l’eventuale somma di denaro che passa dalle mani dei genitori in quelle del figlio viene trasferita utilizzando denaro contante. Anche se si sceglie il bonifico occorre essere molto attenti e conoscere quelli che sono i limiti di legge e la giurisprudenza di Agenzia delle Entrate.
Soldi dati ai figli, così si rischia la sanzione
Il rapporto che lega i genitori ai propri figli comporta ogni tanto anche un sostegno economico che va oltre la sussistenza che si verifica finché il figlio o la figlia non diventano economicamente autonomi. Ci sono famiglie che vivono a molte centinaia di chilometri di distanza e che per esempio per i regali di Natale o di compleanno inviano buoni o denaro. Altre volte può capitare che un figlio o una figlia si trovi in una condizione di necessità per cui il proprio stipendio non riesce a coprire tutte le spese e ha quindi bisogno di un aiuto in più.
Leggi anche: Disoccupazione agricola: chi potrà presentare la domanda | I dettagli
Tutte queste situazioni fanno sì che ci siano trasferimenti di denaro che se per i genitori non comportano nessun tipo di obbligo per i figli invece possono diventare fonte di reddito e quindi far scattare l’obbligo di inserimento nella dichiarazione dei redditi. Che siano soldi ricevuti in contanti o che siano soldi inviati tramite bonifico, è bene sapere che nel caso di passaggi di denaro che superino il milione di euro occorre versare un’imposta pari al 4% del denaro ricevuto e che si attivano controlli da parte di Agenzia delle Entrate.
Leggi anche: Cedolare secca per gli affitti nel 2023: cosa cambia quest’anno?
Al momento non ci sono eventi in cui Agenzia delle Entrate abbia richiesto controlli specifici per piccole somme ma, per evitare di dover pagare tasse anche sui regali se si effettua un bonifico, è sempre bene che la causale sia espressa chiaramente indicando la motivazione che può essere una donazione, un regalo di Natale, o un contributo.