Molti nuclei familiari smetteranno di percepire il Reddito di Cittadinanza nel prossimo mese di luglio, qualcuno sta pensando quindi a fare ricorso: ma è davvero possibile?
Uno dei provvedimenti che caratterizzeranno il governo guidato da Giorgia Meloni è di certo la rimodulazione proprio del Reddito di Cittadinanza con la riduzione della platea degli aventi diritto e la creazione delle caratteristiche dei cosiddetti occupabili che hanno le mensilità contate.
La situazione di chi percepisce questo sussidio che sarebbe dovuto essere un sussidio temporaneo per chi si trova senza lavoro e che invece si è trasformato in una assistenza da parte dello Stato a tempo indeterminato è ovviamente molto delicata. Oltre infatti a quelli che sono considerati non occupabili, e che quindi continueranno a percepire le 12 mensilità, c’è anche infatti la situazione proprio di quelli che invece con l’arrivo dell’estate vedranno scadere i termini. Alcuni percettori pensano quindi di provare a ricorrere a un giudice per cancellare la norma che ha riscritto il reddito.
Si può davvero fare ricorso per il Reddito di Cittadinanza?
Come è facile immaginare, la situazione che rischia di venire a crearsi nel prossimo mese di luglio quando quelli che sono considerati dalla norma introdotta nella Manovra per il 2023 occupabili smetteranno di ricevere la mensilità del Reddito perché hanno raggiunto il limite delle mensilità previste è estremamente delicata. Nella Legge di Bilancio varata dal governo Meloni è infatti inserita una clausola per cui quelli occupabili possono ricevere il Reddito per massimo 7 mensilità. Per chi ha fatto richiesta e ha ottenuto la prima a gennaio l’ultima sarà quindi a luglio.
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Per chi ha in famiglia anziani oltre i 60 anni, persone disabili o minori a carico invece il Reddito non cambia. Nella platea di chi si troverà senza questo assegno da parte dello Stato c’è ora chi pensa che potrebbe essere possibile fare ricorso contro la cancellazione del Reddito. In teoria si potrebbe applicare la norma che regola i cosiddetti diritti acquisiti, ovvero la normativa che per esempio permette a tutti i cittadini di ricevere una pensione quando raggiungono alcuni requisiti. Ma per quello che riguarda il Reddito di Cittadinanza non ci sono gli stessi presupposti della pensione.
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Da un profilo costituzionale si tratta quindi di una decisione che non può essere attaccata legalmente. C’è poi da tenere presente che se anche un giudice, prima o poi, definisse la cancellazione del Reddito di Cittadinanza incostituzionale o comunque contrario alle norme vigenti questa decisione verrebbe al termine di un processo che rischia di essere molto lungo e quindi molto costoso.