Bisogna stare attenti e fare estrema attenzione: la truffa “dello specchietto” sta creando sempre più vittime. In troppi ci cascano e restano senza un soldo
Non si tratta di una nuova tipologia di truffa: quella “dello specchietto” è una moda che sta tornando e purtroppo causa ancora tantissime vittime. Siamo davanti a casi di microcriminalità sulle strade, principalmente nelle grandi città e nella Capitale, come se omicidi e accoltellamenti nelle stazioni non fossero già abbastanza.
I malfattori sono spinti dal traffico a compiere la loro manovra, rubando a chi sta guidando tutto quello che ha in tasca e nel portafogli. Dopo due anni di pandemia e restrizioni, la vita torna alla normalità e di nuovo sentiamo parlare di incubi quotidiani che tutti speravamo di aver lasciato a tempi precedenti.
La truffa, oggi, sfrutta anche l’avvento delle nuove tecnologie. Un rumore assordante ed improvviso tra i clacson, un segno sull’auto, la richiesta dei contanti ed ecco il portafogli vuoto: nel dettaglio, vengono mostrati cellulari, tablet, orologio o qualsiasi bene costoso che sarebbe caduto dal finestrino a causa di una manovra azzardata condotta dal conducente scelto come vittima.
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Si tratta di una versione 4.0 della classica truffa del contratto tra le due macchine o il lancio di bulloni, sassi o carta vetrata per creare segni sulla macchina della vittima. Non è dunque solo lo specchietto a venir preso di mira: qualsiasi punto dell’automobile è a rischio e non è importante il modello del mezzo. Anzi, i malfattori puntano molto su macchine di grossa cilindrata, costringendo a sborsare cifre in contanti più alte.
La vittima ideale di questo tipo di ladro è l’inesperto e l’insicuro alla guida: senza distinzione di sesso o di età, chi da l’impressione di non saper guidare, è più facile da ingannare. Coloro che tentennano, non esiteranno a credere di aver commesso un danno: nell’idea di aver fatto una manovra sbagliata e rotto un bene personale dell’altra persona, saranno disposti a tirar fuori soldi.
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Caratteristiche che non fanno pensare ad un malvivente riguardano il suo aspetto e le persone che ha in macchina: il truffatore di solito viaggia in compagnia di moglie e bambini, innescando anche il senso di colpa di aver creato danno ad una famiglia.