Si tende sempre a pensare che il cliente ha sempre ragione, ma sarà davvero così? Ecco tutti i casi in cui il cliente ha sempre…torto!
Quando si ha un’attività a contatto con clienti, la regola che si tende a seguire è sempre la stessa da secoli: il cliente ha sempre ragione. Trattare male un cliente, anche quando questo a palesemente torto, è un qualcosa che è sempre stato visto di cattivo occhio. Per il commerciante dare torto ad un cliente significherebbe perdere denaro prezioso e per questo, di fronte alle più insopportabili richieste, si chiude un occhio e ci si prende la colpa di tutto.
Nella maggior parte dei casi, clienti insopportabili ed estremamente critici hanno spesso torto e il commerciante dovrebbe essere rassicurato sul fatto che non sta facendo nulla di male a tenere testa ad un cliente facendo valere i suoi diritti. Ma nella concretezza, quando il cliente ha torto? Scopriamolo insieme!
Quando un commerciante si trova di fronte ad un cliente che ha torto? I casi sono molteplici e tutti accomunati da un approccio del cliente ingiustificatamente aggressivo e pretenzioso. Il cliente ha torto nei casi in cui lamenta la difettosità di un prodotto a lui già nota al momento dell’acquisto. In particolare quando conosceva il difetto o non poteva ignorarlo usando l’ordinaria diligenza, oppure quando il difetto dipende da istruzioni o materiali forniti dal consumatore.
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Molto spesso di clienti arrabbiati e insoddisfatti ne sono pieni i ristoranti. Il motivo è semplice: per questi clienti è facile pensare che ogni lamentela e critica sarà accolta, e che per paura di una recensione negativa il commerciante sia pronto a sottostare a tutte le condizioni imposte dal cliente. In realtà la situazione è totalmente opposta. Gli unici casi in cui un cliente ha davvero ragione in un ristorante sono quando non c’è il listino dei prezzi o i piatti serviti, e i prezzi, non sono quelli indicati nel menù.
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Altro caso analogo è quello che riguarda i professionisti che devono sottostare ad indicazioni sbagliate dei clienti e che si rifiutano di pagare la parcella. In questo caso, come quello del ristorante, il cliente deve sempre pagare la prestazione anche se non completamente soddisfatto, soprattutto quando il lavoro è stato svolto con diligenza e professionalità. Infine, possiamo ricordare che, il cliente insoddisfatto che si accanisce su un commerciante lasciando recensioni negative che aggrediscono il commerciante, rappresentando così una mera offesa, sono punibili dalla legge per diffamazione.