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Investimenti e Finanza

Quando rivolgersi ad un consulente del lavoro e quanto costa

Quando è opportuno che ci si rivolga ad un consulente del lavoro? Facciamo chiarezza su questa figura e soprattutto quanto costa

Consulente del lavoro: chi è (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il mondo del lavoro è sempre in continua evoluzione, e spesso non è facile starne al passo né tanto meno si riesce sempre a trovare il lavoro dei propri sogni. Bisogna ogni tanto anche sapersi reinventare e stare al gioco, in attesa di occasioni migliori o che facciano al caso nostro.

E con il lavoro, buste paghe e contributi, spesso ci si capisce ben poco. Oppure spesso si vuol comprendere di più circa il proprio contratto, il proprio inquadramento, retribuzioni e via discorrendo. Quando quindi è il caso di rivolgersi ad un consulente del lavoro? E di cosa si occupa precisamente, e soprattutto quali sono i costi da sostenere? Ecco cosa c’è da sapere.

Consulente del lavoro: cosa fa?

Consulente del lavoro quando chiamarlo(Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Un consulente del lavoro agisce in ambito giuridico-economico e lavorativo. Il suo ruolo è quello di occuparsi, da libero professionista, in materia legale ed economico-amministrativo, del personale di un’impresa. Che sia essa un privato, ente pubblico o altro. Tutto ciò che ruota intorno a contratti, buste paga, comunicazioni obbligatorie verso gli enti come INPS o INAIL passa da lui. Agisce anche in eventuali controversie tra personale ed azienda. Per poter diventare consulente bisogna praticare un esame di stato e iscriversi all’albo, oltre che conseguire una laurea, preferibilmente in ambito economico.

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Tendenzialmente si associa ad uno studio di consulenza del lavoro, e il suo ruolo è praticamente quello di affiancarsi alle aziende nella gestione a 360 gradi del personale e dei relativi aspetti economici e legali dei lavoratori. Dalla stipula di un contratto e il tipo di contratto, all’iscrizione agli istituti previdenziali e assicurativi, alle buste paga e consulenze tecniche, anche in caso di contenziosi, e rapporto con i sindacati.

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Una figura quindi essenziale per le aziende con nozioni esclusive in ambito lavorativo. Verrebbe quasi da dire una figura fondamentale, che toglie un bel po’ di castagne dal fuoco per un’azienda, è che è l’esatto punto di incontro tra lavoratore ed azienda stessa. Spesso il costo di un consulente di lavoro va tra i 20 e 25 euro per lavoratore, o il costo di una consulenza può oscillare tra i 100 ed i 200 euro. Varia poi a seconda delle richieste aziendali e dal tipo di azienda.

Anna Antonucci