Per cercare di sfuggire al caro carburanti potresti stare pensando che sia arrivato il momento di passare ad una auto elettrica. Ma è davvero così conveniente?
Una verità che deve essere accettata a livello globale nel più breve tempo possibile è quella che riguarda la fine dell’epoca dei combustibili fossili. L’inquinamento e la rinnovata instabilità planetaria devono portare a scelte che rendano le forme di alimentazione delle automobili più sicure per l’ambiente e anche più vicine al portafoglio dei cittadini. E se i motori alimentati ad idrogeno, cui più di qualche esperto guarda come la vera soluzione all’inquinamento, ci sono adesso, seppur con passi timidi, sempre più auto elettriche nei listini delle varie case automobilistiche.
A giudicare da quello che succede alle pompe di benzina, con i prezzi tornati immediatamente a salire e con il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che parla di “speculazione”, l’idea di acquistare un’auto elettrica che possa quindi affrancarsi da qualunque forma di rifornimento potrebbe essere affascinante. Ma ci sono alcune variabili di cui devi tenere conto.
A chi conviene davvero l’auto elettrica adesso?
Lasciando da parte il discorso che riguarda le auto elettriche di fascia alta o molto alta, come le Tesla prodotte dalla società di Elon Musk, esistono in realtà diverse case automobilistiche che iniziano ad offrire vetture alimentate in parte o interamente a energia elettrica. Quello che trattiene buona parte dei cittadini è però il prezzo medio di questo genere di vetture.
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Un prezzo che, al contrario delle stime che erano state fatte agli albori della messa in commercio dei primi modelli elettrici, non si è allineato alle auto endotermiche e rimane quindi un primo grande scoglio. Decidere di acquistare un’auto elettrica significa, tranne rari casi, dover chiedere almeno un prestito. E alla spesa per la vettura occorre poi aggiungere quella per gli accessori necessari se si vuole avere una vettura utilizzabile: una colonnina di ricarica domestica.
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E si crea quindi il problema anche di far rientrare l’eventuale spesa per la ricarica elettrica della vettura nei costi da sostenere per le bollette che, a causa anche della guerra in Ucraina, stanno andando fuori controllo sia per quello che riguarda il gas sia per quello che riguarda l’energia elettrica. Un’alternativa potrebbe essere quella di ammortizzare parte di questa spesa installando i pannelli solari. Ma si tratterebbe a sua volta di un altro investimento da dover ammortizzare. Al momento, purtroppo, nonostante tutti gli impegni professati dalle case automobilistiche, le auto elettriche rimangono quindi un sogno poco praticabile per la maggior parte delle famiglie e degli automobilisti.