Nelle case moderne ma molto spesso anche quando si parla di ristrutturazioni viene scelta la soluzione dell’open space. Ma non sempre è quella migliore.
Chi ha intenzione di ristrutturare la propria abitazione lo fa molto spesso per cercare di avere più spazio a disposizione. Una soluzione è quella di creare un ambiente unico abbattendo qualche parete e magari sfruttando in maniera diversa i metri quadri. Il sistema dell’open space, molto utilizzato nella ristrutturazione per trasformare edifici per esempio adibiti a magazzino in abitazioni, è una soluzione comoda ma che presenta alcuni disagi che vanno tenuti presente. Non tutte le case possono essere trasformate in open space e non tutti gli inquilini possono vivere sereni in un open space.
La soluzione di unire, per esempio, il soggiorno e la cucina eliminando una parete divisoria tra i due ambienti è quella più gettonata ma esistono anche altre soluzioni che si potrebbero definire un po’ più estreme e in cui tutti gli ambienti della casa sono tecnicamente fatti confluire in un unico spazio suddiviso solo dai mobili opportunamente distribuiti per creare ritmo.
Ti conviene passare all’open space?
La maggior parte delle abitazioni che si trovano a far parte del patrimonio immobiliare italiano sono costruzioni che hanno sulle spalle almeno qualche anno e che quindi molto spesso, soprattutto se si tratta di costruzioni più vecchie, soffrono un po’ delle abitudini progettuali del passato. Un passato che è facilmente identificabile nella disposizione delle stanze lungo stretti corridoi.
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Ma le ristrutturazioni spesso tendono ad eliminare tutto il parco tramezzi per aprire gli ambienti. Questa soluzione è comoda soprattutto se il cambio degli ambienti permette di sfruttare meglio le finestre. Creare un’unica zona giorno, per esempio, permette di sfruttare molta più luce naturale se le finestre sono posizionate su pareti opposte.
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Il limite di questo tipo di organizzazione interna dello spazio abitato è sostanzialmente legato alla privacy. Ed è per questo che è un sistema molto utilizzato nel Nord Europa in cui le famiglie tendono a gestire la propria privacy in maniera diversa rispetto a Paesi come l’Italia. Immaginare di non avere i muri, se non per il bagno, potrebbe essere un concetto difficile da gestire e che va tenuto in considerazione.