La lotta all’evasione fiscale è un tema che tiene banco da anni in Italia: di cosa si tratta, e quali sono i rischi che si corrono?
L’evasione fiscale è da anni una piaga nel nostro paese. Il debito accumulato raggiunge cifre che hanno dell’incredibile. Certo, in molti contribuenti lamentano una tassazione tale da favorirne l’evasione, dato gli importi elevati. Fatto sta che è una vicenda senza tempo, a cui bisogna mettere un freno. Soprattutto, chi evade le tasse, rischia di incorrere in misure molto gravi di cui spesso si ignorano le conseguenze. Cosa si incorre quindi nell’evadere il fisco? Gli scenari che si aprono sono tanto inquietanti quanto immediati. Ed è bene quindi fare chiarezza sulle possibili sanzioni e misure, affinché i contribuenti possano mettersi in guardia, e soprattutto, in regola.
Evasione fiscale: ecco le sanzioni
Quando si parla di introduzione di una nuova tassazione, o discussione sulle aliquote o legge di bilancio, ecco che spunta sempre fuori il tema dell’evasione fiscale. Chi evade le tasse, le paga in misura parziale o non le paga affatto, creando di fatto un danno allo Stato ed alla comunità. Ci sono diversi tipi di evasione, tra le più comuni è l’attività sommersa, ovvero il lavoro in nero. Ovvero percepire somme di denaro per prestazioni, senza che esse siano dichiarate. Ed ecco che qui spunta la mancata dichiarazione.
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C’è anche il tema delle frodi fiscali, aggirando le normative circa i pagamenti a proprio vantaggio. Ma quali sono le sanzioni che si rischiano? Si parte dalle sanzioni pecuniarie, che prevedono pagamenti di more ed interessi, fino a sanzioni penali che prevedono la reclusione.
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Quando c’è omissione di imposta diretta, scattano le sanzioni pecuniarie con un calcolo delle imposte non dichiarate che va dal 120 a 240%, partendo da una base di 258 euro. Per compensazioni omesse e non dovute e dichiarazioni mendaci delle imposte, si paga dal 100 al 200% dell’imposta evasa. Le casistiche sono molto ampie e possono superare i 2000 euro. Per evasioni e dichiarazioni fraudolenti invece, oltre all’ammenda economica elevata, che varia anche in relazione all’imposta omessa, è previsto il carcere anche fino ad 8 anni, a seconda degli importi e delle dichiarazioni non comunicate.