All’interno della Manovra varata dal Governo e approvata dal Parlamento per il 2023 c’è un passaggio che può essere utile a chi si trova in difficoltà con la rata del mutuo e che permette di cambiare la tipologia di rimborso.
A causa delle scelte della Banca Centrale Europea, i tassi di interesse dei mutui e in particolare di quelli a tasso variabile sono aumentati più del previsto. Fino a qualche anno fa i mutui a tasso variabile erano considerati sempre quelli più convenienti dato che, legandosi all’andamento del mercato generale, riuscivano ad essere proposti a un tasso basso. Ma, proprio con la decisione della Banca Centrale Europea di allinearsi alle scelte degli altri organi internazionali, i tassi variabili sono cresciuti e sono ora pericolosi per i budget familiari.
Ed è proprio per questo motivo, per andare incontro alle famiglie che improvvisamente si trovano, oltre a dover fronteggiare gli aumenti delle bollette, anche a dover pagare rate di mutui molto più salate del passato, che il Governo guidato da Giorgia Meloni ha inserito nella Manovra per il 2023 una norma che era già stata utilizzata diversi anni fa e che prevede di poter passare da un mutuo a tasso variabile ad uno con un tasso fisso senza che ci siano spese.
In alcuni contratti di vari istituti bancari la possibilità di passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso è già contemplata ma si tratta di scelte che portano a diverse spese anche ingenti.
Leggi anche: Come lavorare da casa: le migliori idee per guadagnare nel 2023
Quello che è stato inserito in Manovra è invece un sistema che permette ad una certa fascia di cittadini e di famiglie di poter rinegoziare il proprio mutuo passando ad un tasso fisso, al momento più vantaggioso del variabile, senza costi da sostenere. Ma esistono alcune caratteristiche specifiche che sia il mutuo sia chi lo ha richiesto devo avere.
Leggi anche: Credito, se lo restituisci anticipatamente sarà più conveniente
Per quello che riguarda le caratteristiche del mutuo deve trattarsi di un mutuo ovviamente a tasso variabile ma di valore inferiore a 200 mila euro. Chi ha richiesto il mutuo deve poi non aver mai saltato una rata e avere in più un valore ISEE non superiore a 35 mila euro.