Finalmente stai per chiudere l’accordo per l’acquisto della casa dei tuoi sogni, ma ecco che sbuca l’agenzia immobiliare che richiede la sua provvigione. Quando però è legittimo il compenso?
Stai per concludere la trattativa per l’acquisto della casa. Dopo mesi di proposte e progetti finalmente tu e il venditore siete giunti ad un accordo. Ora che è quasi fatta sbuca però l’agente immobiliare che richiede il pagamento della sua provvigione. È lecito richiedere tale pagamento se l’agenzia non ha svolto l’attività di mediazione allo scopo di concludere il contratto tra le parti? In questa situazione si ritrovano spesso molte persone, e molti acconsentono a tale pagamento anche quando il lavoro dell’agenzia è stato minimo. La legge, in particolare l’articolo 1755 del C.c., stabilisce chiaramente quando è lecito, o meno, il pagamento della provvigione. Scopriamolo insieme.
Quando non c’è diritto alla provvigione da parte dell’agenzia immobiliare?
L’acquisto di una casa non avviene nel giro di una giornata, spesso tra l’inizio e la conclusione della trattativa trascorrono molti mesi. Spesso ci si rivolge ad un’agenzia immobiliare per visionare le soluzioni disponibili sul mercato e trovare una persona che possa mediare tra voi e i potenziali venditori. Generalmente però l’accordo tra le parti è il frutto della trattativa delle sole parti che al di là del lavoro dell’agenzia hanno svolto le loro valutazioni separatamente dall0’attività dell’agenzia immobiliare.
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L’articolo citato poco fa, stabilisce chiaramente che se il mediatore, in questo caso l’agente immobiliare, ha svolto l’attività di mediazione, e che se grazie ad essa il contratto, anche preliminare, è stato concluso, ha diritto al pieno pagamento della provvigione da entrambe le parti (acquirente e venditore).
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Se invece l’attività dell’agenzia immobiliare è stata minima, o se sono decorsi vari mesi tra l’ultimo contatto tra agente e potenziale acquirente e la successiva stipula del contratto preliminare, o se la trattativa si è svolta interamente tra le parti, l’agente non ha diritto ad alcuna provvigione. Il non aver seguito le due parti e non aver svolto una mediazione tale da agevolare la conclusione della trattativa diventa per le parti una giusta causa per non versare la provvigione. In conclusione, non sussiste alcun diritto alla provvigione se la chiusura della trattativa tra le parti è stata del tutto autonoma e scollegata dall’intervento minimo ed inconsistente dell’agente immobiliare.