Quando metti il tuo smartphone in ricarica, devi stare attento a non commettere assolutamente uno di questi errori: rischi di rovinarlo, poi non ci sarà più rimedio
Lo smartphone è uno strumento che ormai utilizziamo costantemente nel corso della giornata: capita spesso di metterlo in ricarica, persino più volte nell’arco di un singolo giorno. Tuttavia, esistono degli accorgimenti di cui tener conto: troppo spesso si commettono degli errori banali che fanno rischiare la vita dell’apparecchio elettronico. Attenzione a non commetterli, o lo butterai per sempre.
Dover dire addio ad uno smartphone rovinato irrimediabilmente, può essere per molti una tragedia: parte importante della vita quotidiana, contiene un’enorme quantità di informazioni, anche importanti. Si tratta di un gadget che aiuta anche nel lavoro, nella comunicazione e nella raccolta di dati personali fondamentali. La sua rottura può causare un danno non indifferente.
Spesso le batterie dello smartphone non riescono a restare al passo con lo sforzo a cui sottoponiamo il dispositivo. Molte applicazioni e l’uso frequente che se ne fa, richiedono una grande quantità di energia. Le aziende produttrici dei dispositivi mobili cercano di realizzare batterie sempre più performanti, facendo in modo che durino più a lungo e si ricarichino nel più breve tempo possibile. Tuttavia, spesso si adottano dei comportamenti sbagliati che rischiano di rovinare l’intero smartphone.
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Primo fra tutti, acquistare un dispositivo nuovo e metterlo sotto carica invece di utilizzarlo: gli smartphone raggiungono il massimo delle prestazioni con una batteria carica tra il 40 e l’80%. Proprio in questa fascia di ricarica si trovano i dispositivi appena accesi dopo il loro acquisto: non bisogna caricarli, bensì iniziare ad utilizzarli subito. Un secondo errore che si compie spesso è l’utilizzo di caricabatterie economici: alcune marche sconosciute hanno dei requisiti terribili. Quelli firmati da brand più costosi hanno al loro interno dei circuiti che si spengono quando la potenza è eccessiva. Questo protegge la batteria da sovraccarichi, surriscaldamento e rottura.
L’errore più comune è quello di lasciare lo smartphone in carica durante la notte. Se il caricabatterie non ha la funzione di interrompere la carica quando la batteria è al 100%, il cellulare finirà in sovraccarico di energia. Inoltre, va evitata la ricarica costante: deve essere attaccato alla corrente quando scende a circa il 30%, o si rischia di rovinarne la capacità.
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E’ necessario fare attenzione anche ai powerbank più economici, anch’essi senza protezione da sovraccarico e alle temperature troppo alte o troppo basse: lo smartphone va utilizzato quando la temperatura esterna va dagli 0 ai +25 gradi. Quando fa molto freddo o troppo caldo, il dispositivo subisce dei danni.