Ti sei svegliato dolorante o influenzato e stai pensando di non andare a lavoro? Agisci tempestivamente e comunicalo al tuo datore con il certificato di malattia
Quando ci si ammala, la prima cosa a cui pensiamo è comunicarlo al nostro capo. Andare a lavoro doloranti e senza forze è controproducente, quindi meglio rimanere a casa e recuperare in fretta. Prima di pensare a quale serie tv guardare mentre sei a letto, non dimenticare di avvertire tempestivamente il tuo medico di base e il tuo datore di lavoro.
Questo è un passaggio importante per potere ricevere giorni di malattia retribuiti. Comunicare al medico il nostro stato permette a quest’ultimo, a visita terminata, di redigere un certificato medico telematico che il lavoratore assente dovrà inviare al datore di lavoro. Questo passaggio è fondamentale.
Quando stiamo male e decidiamo di prenderci qualche giorno di riposo dal lavoro, è importante contattare il proprio medico di base, e in base al nostro stato di salute andare in ambulatorio o optare per una visita a domicilio. Terminata la visita ed attestata lo stato di “malattia” del lavoratore, il medico dovrà redigere un certificato, inserendo i dati anagrafici sul sito INPS e compilando il modulo telematico. Redatto il certificato, il medico sarà tenuto a dare una copia al lavoratore, che a sua volta lo invierà al datore di lavoro, comunicando lo stato di salute e la conseguente assenza da lavoro.
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La comunicazione del comunicato è efficace anche se si comunica solo il numero di protocollo, inserito all’interno del certificato. Consegnare tale certificato è importantissimo, e va fatto entro 2 giorni dallo stato di salute cagionevole del lavoratore, in quanto l’indennità di malattia è riconosciuta solo dal giorno in cui il lavoratore si è sottoposto a visita medica. Se non si rispettano queste tempistiche si rischia che alcuni giorni in cui ci siamo assentati non vengano riconosciuti come di “assenza da malattia” e per questo non verranno retribuiti.
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Dal momento in cui inizia il periodo di “malattia”, il lavoratore è tenuto a rispettare le cosiddette fasce orario di reperibilità, ovvero i momenti della giornata in cui i funzionari INPS possono eseguire dei controlli. Questo accade in seguito alla richiesta del datore di lavoro, che chiede all’INPS una verifica circa la veridicità dello stato di salute del lavoratore assente.