i stai candidando per quella posizione che tanto desideri? Fai la differenza tra decine di candidati con una lettera di presentazione ben scritta
Quando si sta facendo domanda per una posizione lavorativa, la prima cosa a cui pensiamo è scrivere o aggiornare il nostro curriculum vitae. Questo importante documento è il riassunto di tutte le nostre informazioni, contatti, esperienze lavorative passate, istruzione e competenze. Pensate ora a quanti curriculum vitae vengono presentati per una stessa mansione e per quanto un curriculum possa essere personale e ben scritto, potrebbe succedere che questo sia simili a decine di altri cv.
Cosa fare allora per rendere la nostra candidatura “speciale” ed allettante? Ecco che entra in gioco la lettera di presentazione, testo chiave per dare personalità e informazioni più dettagliate sulla nostra persona, sulla nostra volontà e desiderio per quella specifica mansione. Per questo motivo è importante che sia ben scritta, e che non presenti determinati errori che ti elencheremo tra poco.
La lettera di presentazione? Il tuo asso nella manica
Una lettera di presentazione deve contenere parte delle informazioni contenute nel CV ma sotto forma di testo. Proprio come una lettera, questo testo deve contenere in primis l’intestazione con i propri dati, quali nome, cognome, indirizzo, email e numero di telefono, tutto allineato sulla sinistra. A destra troveremo, invece, i dati del destinatario della lettera di presentazione. Centralmente verrà posto l’oggetto, ovvero la candidatura/posizione per cui ci si sta proponendo. Fatto questo si parte con la stesura del corpo centrale che conterrà una brevissima introduzione personale toccando anche le esperienze più significative.
Dopo questa breve introduzione sarà importante far capire al destinatario che si conosce bene la realtà aziendale e la mission. Articolare come le nostre competenze e capacità siano in linea con uno o più ruoli presenti all’interno dell’azienda, ricordando di non ripetere mai ciò che è già stato scritto nel cv. Il trucco è cercare di ricostruire il cv, di per se depersonalizzato, e dargli entusiasmo e connessione con la realtà aziendale per cui ci si sta candidando.
Nella parte conclusiva basterà ringraziare per il tempo che verrà dedicato alla nostra lettera, facendo un accenno alla più totale disponibilità per un futuro colloquio. Infine ricordiamoci sempre i ringraziamenti formali e di firmare la lettera con nome e cognome.
Ricapitolando. È importante evitare che la lettera risulti noiosa e che contenga qualsiasi errore grammaticale, dare risalto alle proprie capacità va bene senza risultare però arroganti e saccenti. Quando si parla della realtà aziendale per cui si lavora è bene scendere nel dettaglio e non essere generici. Questo farà trapelare tutto il nostro interesse e stimolo. L’ultimo consiglio è quello di non scrivere una lettera generica da inviare per più candidature. La lettera di presentazione deve essere personalizzata e dettagliata per quella specifica posizione, questa è la chiave per una candidatura per fatta e con ottimo potenziale.