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Attualità

Format televisivo, occhio a questi particolari: è plagio

Una sentenza che ha riguardato molto da vicino Maria de Filippi e il suo programma Amici ha riportato alla ribalta la questione relativa al diritto d’autore applicato nello specifico al format televisivo. Ecco tutta la verità a riguardo.

Studio televisivo (foto canva – vostrisoldi.it)

Come in molti altri Paesi del mondo anche in Italia vige il cosiddetto diritto d’autore la cui infrazione può configurarsi come plagio. Il plagio è un reato e come tale viene punito dal nostro ordinamento legislativo. Ma in che cosa consiste il plagio? Può esistere plagio di format televisivo? Facendo un po’ di zapping tra i vari canali sembra che i programmi da tempo si somiglino un po’ tutti ma ciò non è del tutto esatto. Altrimenti ci troveremo di fronte ad una serie di prodotti che possono essere bollati come plagio.

Il plagio avviene infatti quando qualcuno si appropria delle idee di qualcun altro e le spaccia per proprie, siano esse un romanzo, una canzone o un programma televisivo. Nel corso dei passati anni il programma di successo condotto da Maria de Filippi, Amici, si è trovato al centro proprio di una questione che aveva come oggetto una ipotesi di plagio. Dopo 17 anni è arrivata però una sentenza che stabilisce una volta per tutte che il programma non è la copia di nessun altro.

Come si si stabilisce se un format televisivo è plagio

Dal giudice (foto canva – vostrisoldi.it)

Per una canzone, un esempio in cui il plagio è forse particolarmente evidente, stabilire se un altro pezzo musicale è plagio oppure no significa riscontrare in una canzone che è stata utilizzata la stessa melodia e che in sostanza, a parte alcuni minimi cambiamenti, l’autore ha utilizzato lo stesso materiale. Nella storia della musica ci sono tante storie che riguardano il plagio. Tra i casi più famosi ricordiamo per esempio quella volta che i Beach Boys dovettero patteggiare con gli avvocati di Chuck Berry oppure quando Vanilla Ice finì in tribunale contro i Queen e David Bowie oppure ancora i Verve contro i Rolling Stones.

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Per quello che invece riguarda i format televisivi un caso eclatante è quello che ha riguardato Amici di Maria de Filippi portato in tribunale nel 2004 da un sceneggiatore perché il suo programma assomigliava a un altro in cui si trattava bene o male della stessa materia. Alla fine il tribunale della Cassazione stabilì che nel caso di Maria de Filippi e del suo programma non ci fu plagio.

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Ma quand’è che c’è plagio di un format televisivo? Secondo quello che ha stabilito la corte di Cassazione il plagio avviene se i due programmi hanno la stessa struttura o condividono alcuni elementi significativi e non semplici coincidenze come la appartenenza generica al filone dei programmi legati al mondo dello spettacolo. La differenza tra ispirazione e plagio sta quindi nel fatto che si considera il secondo se il programma più recente ripropone tutti gli elementi essenziali del programma più vecchio anche se con minimo modifiche ad altri elementi accessori.

Valeria Poropat