Anche per l’anno in corso, sono previste delle riduzioni dell’importo dell’Imu: a chi spettano e le scadenze per pagare l’imposta.
A breve scatterà la scadenza per pagare la prima rata dell’Imu (Imposta Municipale Unica), l’imposta dovuta al Comune per il possesso di immobili o fabbricati. L’acconto dovrà essere, difatti, versato entro e non oltre il 16 giugno.
La seconda rata, invece, entro e non oltre il 16 dicembre. Anche per quanto riguarda il 2023 sono valide delle esenzioni e delle riduzioni per i proprietari. Di seguito tutti gli sconti e le esenzioni previste in base alle varie casistiche e come usufruirne.
Imu, tutte le riduzioni previste per l’imposta: i dettagli
I proprietari di immobili saranno chiamati a pagare la prima rata dell’Imu entro il 16 giugno. Oltre all’esenzione per l’abitazione principale, sono stati introdotti anche quest’anno alcuni sconti per alcune categorie di immobili che non dovranno, dunque, versare l’intero importo dell’imposta.
La prima riduzione, che ammonta al 25% della tassa, è destinata alle abitazione che sono state concesse in locazione a canone concordato. Si tratta di un tipo di contratto firmato da proprietario e inquilino che prevede una durata di almeno tre anni ad un canone inferiore a quello di mercato con la possibilità di usufruire di una serie di agevolazioni fiscali. Tra questi, appunto, la riduzione dell’Imu.
Sono state previste anche riduzioni della metà dell’importo complessivo dell’imposta per una serie di categorie di proprietà: fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico, ma anche quelli che non possono essere utilizzati in quanto dichiarati inagibili o inabitabili ed, infine, per gli immobili che sono stati concessi in comodato d’uso tra genitori e figli anche se rappresentano abitazioni principali.
Il contratto, però, deve essere regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate ed è necessario, per usufruire della riduzione, che il comodante sia in possesso di una sola abitazione sul territorio italiano e sia residente nel Comune dove è situato l’immobile. Non è stata prevista, invece, come riporta Il Quotidiano di Sicilia, la riduzione del 37,5% dell’Imu per un’abitazione esclusiva appartenente ai pensionati esteri, come era stato fatto nel 2022 attraverso la Legge di Bilancio.